Da qualche ora i docenti con diploma magistrale abilitante inseriti in Graduatoria ad Esaurimento hanno riscontrato sul sistema Polis Istanze OnLine l'anomalia di non risultare più in I fascia delle Graduatorie d'Istituto, ma di essere nuovamente inseriti in II fascia e con il punteggio 2014. Marcello Pacifico (Anief): “Ci informano che la situazione sta rientrando, ma chiediamo immediati chiarimenti al Miur e diffidiamo le Amministrazioni in caso la procedura non sia esclusivamente dovuta a modifiche transitorie di sistema finalizzate alla corretta gestione dei ricorrenti per l'imminente aggiornamento GaE”
In questi giorni c’è grande fermento per la comunicazione da parte del ministro Bussetti sull’imminente uscita del bando di concorso ordinario per l’immissione in ruolo di migliaia di docenti. L’uscita del bando, stando alle dichiarazioni, è prevista per il mese di luglio, ma sono già disponibili varie informazioni, anticipate dal D.lgs 59/2017 confermato dalla legge di bilancio 2019. Al concorso potranno accedere sia i precari che i neo laureati, ovviamente fermo restando i crediti formativi richiesti per l’accesso alla classe di concorso di insegnamento per la quale si intende concorrere
Roma, 14 apr. (AdnKronos) - A fine mese, si aprirà la finestra delle graduatorie dove al momento sono collocati 35.878 docenti abilitati. È quanto ricorda l'Anief, associazione sindacale professionale, osservando che "l'inserimento continua a essere precluso a decine di migliaia di abilitati, mentre la posizione di 50mila diplomati magistrale rimane in bilico".
Per Marcello Pacifico presidente dell'Anief, "presentare istanza al Tar è lecito, sia per i tanti che sono stati inseriti con riserva sia per coloro che non hanno mai presentato domanda di inserimento. Il sindacato fornirà precise istruzioni nei prossimi giorni, aprendo le pre-adesioni alla più grande vertenza giudiziaria della storia della scuola italiana", in attesa del decreto vero e proprio.
"Siamo pronti a chiedere anche il rinnovo per i tanti maestri con diploma magistrale con contratti in scadenza al 30 giugno - aggiunge Pacifico - Alla fine, se non sarà raggiunto quello che per noi è il bene della vita, citeremo lo Stato italiano in giudizio per risarcimenti tali che quelli conferiti ai medici per le borse di studio per violazione delle norme comunitarie saranno pallidi ricordi".
Mentre in queste ore migliaia di docenti si preparano a sostenere la prova preselettiva per i corsi di specializzazione sostegno, la cronaca ci racconta di studenti diversamente abili sprovvisti dei docenti di cui hanno bisogno. Come il caso, ripreso dalla stampa, di un’alunna costretta a non essere seguita da un docente specializzato, nonostante la diagnosi funzionale dell'Asl parli chiaro, ma da supplenti, inseriti spesso nella seconda e terza fascia, abilitati o meno in altre classi di concorso. Marcello Pacifico (Anief): In tutto questo marasma, con organici insufficienti e precari purtroppo in una situazione di stallo, ci sfugge il senso di introdurre il numero chiuso nei corsi di specializzazione. Siamo da sempre vicini a tutti quei ragazzi e alle loro famiglie che necessitano di un docente di sostegno, perché è un loro diritto sacrosanto
Altro che cambiamento e avvicinamento all’Europa: la scuola figura tra i comparti pubblici con cui i Governi continuano a fare cassa. Il dato tendenziale in riduzione è contenuto nel Documento di economia e finanza 2019, presentato dal Governo ed ora sotto la lente delle commissioni del Senato: rispetto al Prodotto interno lordo, si legge a pagina 115 del documento, l’investimento pubblico per il settore della formazione risulta in discesa di 8 punti percentuali. L’impegno economico per la scuola tornerà a salire (al 3,3%) solo nel 2045. Nel frattempo, la forbice rispetto all’Europa, dove si spende in media il 4,9%, con punte del 7%, diventerà sempre più larga. Marcello Pacifico (Anief): Quello che fa pensare è che negli stessi decenni il Def ci dice che la spesa socio-assistenziale e sanitaria si indicano in crescita, passando rispettivamente dall’1,0 all’1,3 e dal 7,1 al 7,6. Ma che fine hanno fatto le promesse dei partiti di Governo sull’investimento nel settore della Conoscenza, con tanto di impegno di assunzione dei precari e di assegnazione di stipendi finalmente europei?
Beffati migliaia di partecipanti candidati a specializzarsi nella didattica speciale, giunti alla prova preselettiva anche da fuori provincia e dopo mesi di preparazione. Marcello Pacifico (Anief): Con le somme di tutto rispetto chieste ai candidati solo per tentare l’accesso ai corsi, fino a 200 euro, si doveva e poteva predisporre una preselezione di primo livello, con supporti tecnologici d’avanguardia finalizzati a permettere ai partecipanti di mostrare le loro conoscenze e competenze
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