Mobilità, sottoscritto il contratto-ponte per docenti, educatori e Ata: valanga di ricorsi in arrivo
Coinvolgerà oltre 100mila lavoratori, tra docenti, amministrativi, tecnici, ausiliari e personale educativo e avrà effetti pratici con il prossimo 1° settembre. Assieme alle regole, sono state fissate tutte le date di presentazione delle domande di mobilità, di comunicazione al SIDI e di pubblicazione dei movimenti concessi o rifiutati.
Anief ricorda agli interessati che è pronta a rivincere nei tribunali per far riconoscere il servizio pre-ruolo su sostegno nel blocco quinquennale previsto per chi viene assunto o trasferito; per le graduatorie interne d'istituto, per la formulazione delle quali si continua a non considerare per intero il servizio pre-ruolo e contro la mancata considerazione del servizio prestato nella scuola paritaria. Tali mancate valutazioni, si rammenta, possono avere delle conseguenze negative dirette sull’individuazione dei soprannumerari e quindi sulla perdita di titolarità che oggi significa terminare negli sfavorevoli ambiti territoriali, quindi precarizzarsi a vita. Il giovane sindacato ha deciso poi di rivolgersi al giudice del lavoro per impugnare la tabella valutazione dei titoli previsti dalla mobilità 2017/18, anche per quella della mobilità d’ufficio (pure per il servizio specifico svolto nelle scuole paritarie, centri di formazione professionale o comunali anche situati nelle piccole isole). C’è poi un ricorso ad hoc contro l’assurda decisione del Miur di impedire la scelta della seda di attuale incarico triennale e anche la non accettazione di un mancato trasferimento (su ambito territoriale o sede scolastica richiesta) derivante da un errore algoritmico.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Al Miur le lezioni giuridiche che arrivano dai tribunali non sembrano mai bastare: di fatto, risultano confermate le regole dell'anno scorso, con tutte le norme illegittime su cui si sono già espressi tantissimi giudici. Continuiamo a pensare che contrattare sindacalmente un contratto che non si migliora mai non serve a nulla. Ecco perché puntiamo a superare la soglia di rappresentatività e a chiedere ai lavoratori di votare i candidati della lista Anief in occasione delle elezioni Rsu di metà aprile 2018. La nostra presenza, ai tavoli contrattuali di Viale Trastevere e delle scuole, porterà quella ventata di diritto di cui l’istruzione italiana ha bisogno: arrivando, tra l’altro, a coincidere con la discussione di un contratto particolarmente importante, visto che nel 2019 diventerà triennale.