L’entità del Fondo unico nazionale per le retribuzioni di risultato e posizione è ampiamente insufficiente: se dalle nostre prime stime mancavano all’appello circa 60 milioni di euro, il disavanzo ha raggiunto quota 70 milioni. I 7mila dirigenti scolastici italiani se ne accorgeranno già l’anno prossimo, quando i loro stipendi saranno più bassi di quelli del 2011, poiché una parte delle risorse previste dalla Buona Scuola valgono solo per l’anno scolastico in corso. Il giovane sindacato ha realizzato una stima approssimativa, ma molto vicina alla realtà.
Marcello Pacifico (presidente Anief): i nostri capi d’Istituto perdono ora circa 8.750 euro e nel 2016/17 potranno contare solo sulla retribuzione di risultato. Come si possa spacciare tutto ciò per una vittoria sindacale rimane tutto da comprendere. La perdita di tanti soldi, attuata nei confronti di dirigenti pagati la metà di quelli in seno ai Ministeri e anche nel comparto privato, non può passare inosservata. Perché si ripercuote pure su pensione e buonuscita. Per questo motivo, Anief-Dirigenti chiederà al giudice di riportare la posizione variabile il più vicino possibile a quella di nove anni fa, con tanto di risarcimento per i danni.