In ballo 63.712 posti di docenti dall’asilo alle superiori, 6.101 sono per il sostegno. Corsa contro il tempo: in classe a settembre. Ma il bando ancora non c’è.
Tra coloro che si stanno specializzando per affiancare gli alunni disabili, che hanno iniziato il percorso formativo l’estate scorsa, solo gli iscritti all’Università di Firenze e di Siena riusciranno a concludere in modo utile per partecipare alla selezione: per tutti gli altri, si prevedono tempi più lunghi. Conseguiranno il titolo solo qualche giorno o settimana dopo la scadenza del bando. Egiacché quel certificato è imprescindibile per svolgere le prove concorsuali, rimarranno fuori dal concorso.Bastava prevedere il loro accesso con riserva, ma dalle bozze in via di approvazione della Corte dei Conti non risulta che sia stato fatto. Anief chiede poi pubblicamente al Miur per quale motivo siano state previste appena 6.101 assunzioni da concorso, a fronte di almeno 35mila supplenze annuali su posti liberi. E per quale motivo si è deciso di immettere ancora in ruolo con le “vecchie” regole, dal momento che presto verrà approvata la legge delega di riforma del sostegno.
Marcello Pacifico (presidente Anief): ci facciamo portavoce dello sconcerto di migliaia di specializzandi sul sostegno, a cui viene negato un loro diritto. Questi docenti, infatti, hanno superato una dura selezione e si stanno formando con sacrifici, dopo aver pagato oltre 3mila euro per l’iscrizione. Ora, giustamente, si sentono traditi. Come si sentono traditi tutti gli abilitandi nelle discipline curricolari, sempre iscritti ai vari corsi universitari ed in procinto di vedersi rilasciare il titolo finale. È nostra intenzione farli partecipare, attraverso il coinvolgimento del tribunale. I precedenti ci danno ragione.
Sentenza impeccabile quella ottenuta dall’Anief presso il Tribunale del Lavoro di Asti in favore di una docente in servizio a tempo determinato alle dipendenze del MIUR da più di 25 anni: gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Patrizia Gorgo danno nuova prova della validità delle tesi sostenute da sempre dal nostro sindacato e ottengono per la docente un risarcimento esemplare quantificato in più di 32.000 Euro oltre interessi e spese di soccombenza. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per ottenere il giusto riconoscimento economico del proprio servizio a tempo determinato.
Anief conferma che, non appena saranno ufficializzate le esclusioni, renderà pubbliche le modalità per partecipare comunque al concorso: tutti i candidati esclusi, in possesso dei titoli di studio, anche se non abilitati o già di ruolo, verranno informati su come impugnare il bando che li vede ingiustamente esclusi dalla competizione che porta dritti all’immissione in ruolo.
Marcello Pacifico (presidente Anief): consigliamo i laureati interessati al concorso, come i docenti di ruolo esclusi, a presentare la domanda di partecipazione al concorso a cattedra. E, contestualmente, di ricorrere al Tar. Indicazioni dettagliate verranno fornite non appena verranno resi pubblici i bandi: l’obiettivo rimane quello, come già accaduto in occasione di altre esclusioni illegittime, di partecipare con riserva alle selezioni.
Il 15 febbraio è scaduto il termine di prorogatio delle precedenti nomine. Con i funzionari in procinto di essere incaricati, tra cui 50 vincitori di concorsi e i rimanenti dipendenti Miur ex esecutivi, sono stati formati con un corso-base di appena 42 ore di didattica. Inoltre, sulla materia il Ministero sta esercitando una politica di anti-trasparenza. In ballo ci sono i bilanci delle scuole, con centinaia di migliaia di euro di bilancio da accertare.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): sollecitiamo l’amministrazione ad intervenire in tempi strettissimi, perché le scuole necessitano di revisori dei conti all’altezza, con adeguata professionalità, né si può pensare di delegare quasi in toto il compito agli esperti individuati dal Mef. In caso contrario, ci ritroveremmo nella stessa situazione denunciata un paio d’anni fa: situazioni di incertezza sui fondi utili al funzionamento della scuola e momentanea assenza di uno dei due titolari, della culpa in vigilando e della segnalazione all’USR di una nomina di un eventuale commissario ad acta in caso di inopportuno utilizzo delle somme.
Ancora soddisfazioni per l’Anief in tribunale a tutela dei docenti cancellati dalle Graduatorie a Esaurimento per non aver prodotto domanda di aggiornamento. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo, Ida Mendicino e Donatella Longo battono il MIUR anche in Calabria ottenendo in favore di una nostra iscritta l’immediato reintegro nelle graduatorie d’interesse e la conferma che il Ministero dell’Istruzione non può comprimere un diritto espressamente previsto dalla legge.
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