La Cassazione dà ragione alla tesi sostenuta dai legali Anief (16715/24). Le ferie dei precari al 30 giugno vanno retribuite se non prese negli ultimi 10 anni. Possibile ancora aderire al ricorso per poter recuperare fino a 10 mila di arretrati.
La Cassazione dà ragione alla tesi sostenuta dai legali Anief (16715/24). Le ferie dei precari al 30 giugno vanno retribuite se non prese negli ultimi 10 anni. Possibile ancora aderire al ricorso per poter recuperare fino a 10 mila di arretrati.
Si è svolto oggi un confronto al MUR con le organizzazioni sindacali. Sono state affrontate le diverse criticità ancora non risolte riguardanti il sistema universitario. Per Anief presenti: Marcello Pacifico, presidente nazionale; Roberto Papi, capo dipartimento per la ricerca; Luigi Rotundo, vicecapo dipartimento per l’università.
Apertura straordinaria ai percorsi abilitanti da 60 e 30 CFU. La scadenza è prevista il giorno 24 giugno 2024.
La formazione in servizio dei docenti è un atto che porta vantaggi al servizio di insegnamento rivolto agli alunni, anche quando l’insegnante è a tempo determinato ogni volta che il servizio svolto è “sufficientemente lungo da garantire quella stabilità di rapporto” stimato in una “durata superiore ai 180 giorni di attività lavorativa”: a sostenerlo, la settimana scorsa attraverso una sentenza esemplare, è stato il Tribunale di Padova nell’accogliere il ricorso presentato dai legali dell’Anief in difesa di una insegnante precaria a cui era stata negata la Carta del docente per le quattro annualità di supplenze svolte. Il giudice del lavoro – dopo avere esaminato le diverse sentenze espresse a favore dei precari, a partire da quelle guida emesse dalla Suprema Corte di Cassazione, dal Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia europea- ha quindi risarcito la docente con 2.000 euro condannando anche il Ministero “al pagamento in favore della parte ricorrente delle spese di lite, che liquida in € 1.100,00, oltre 15% per spese generali, I.V.A. e C.P.A.”.
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