Il nuovo Ministro Valeria Fedeli sembra volere agire in piena continuità con quanto indicato nella Legge 107/2015. Se è vero che si vuole prendere tempo, chiedendo per l’approvazione dei nove decreti delegati una proroga di almeno tre mesi rispetto al termine ufficiale del 15 gennaio prossimo, è altrettanto vero che l’intenzione rimane quella di mantenere in vita i tanti profili di incostituzionalità della riforma: a partire dai discrezionali ambiti territoriali e la conseguente chiamata diretta dei docenti per i quali si cercherebbe l’appoggio di altre istituzioni.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): una norma incostituzionale rimane tale, nonostante siano tutti d’accordo nell’imporla. Pensare di attuare delle deleghe, in perfetta sintonia con dei profili di incostituzionalità, sarebbe un grave errore: in questo caso, la lezione sui decreti legislativi per la PA voluti a tutti i costi dall’ex ministro Marianna Madia, poi bocciati dalla Consulta, non sembra essere servita a molto.