Al via partita su premi a prof più bravi. Cosa intende fare il Miur per salvaguardare gli stipendi di oltre 600 mila docenti tagliati fuori dal bonus premiale? Lo chiede l'Anief alla vigilia dell'avvio al Miur del confronto sui premi ai docenti più bravi.
Entro la settimana dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Bando del tanto atteso Concorso a cattedra.
Vi ricordiamo che dal 29 Febbraio sarà possibile iscriversi al concorso dal sito del Miur al seguente Link:
http://archivio.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/registrazione.shtml
Oggi il Miur ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, la modifica delle classi di Concorso che sono oggetto di non poche polemiche, perché l’accorpamento degli ambiti creerà sicuramente un grande bacino di sovrannumerari.
Il nuovo regolamento, recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento, a norma dell'articolo 64, comma 4, lettera a), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, è lo step propedeutico alla pubblicazione dei fatidici Bandi.
Una delle anticipazioni trapelate sul bando riguarda i tanto temuti questionari in inglese, che saranno a risposta multipla e avranno un peso minore sul punteggio totale.
Il Ministero dell’Istruzione ha convocato i sindacati per un’informativa sulla ripartizione delle risorse del fondo per la valorizzazione del merito professionale, che destinerà circa 24mila euro a istituto solo ad una parte del personale scolastico, e sul funzionamento del comitato di valutazione deputato a scegliere i docenti che più si impegnano per l’attuazione dell’offerta formativa extra-didattica.
Anief ha chiesto in più occasioni, anche attraverso il decreto Milleproroghe, di far slittare di un anno l'insediamento del nuovo comitato di valutazione introdotto con la Legge 107/15. L’assegnazione del bonus annuale comporta delle scelte che andranno a premiare una stretta cerchia di docenti. Che si troverebbe senza compensi accessori e con lo stipendio-base più “magro” della PA. Prima di avviare qualsiasi contrattazione, anche unilaterale, Anief torna quindi a chiedere pubblicamente cosa intenda fare il Miur per salvaguardare gli stipendi di oltre 600mila docenti tagliati fuori dal bonus premiale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): contrattare la retribuzione accessoria, perché di quella si parlerà domani al Miur, significa preoccuparsi di dettagli e non della sostanza. Che è quella di tenere conto dell’indice di inflazione previsionale, in sostituzione del tasso di inflazione programmata. Invece – conclude il sindacalista – ci ritroviamo ancora una volta a rivolgerci ai giudici. Cui spetterà fare in modo di non calpestare l’articolo 36 della Costituzione sull’adeguata retribuzione in rapporto al lavoro profuso.
Stavolta è toccata alla Corte d’Appello partenopea respingere il ricorso proposto dal Ministero dell’Istruzione e confermare il diritto dei docenti precari ad essere inseriti a “pettine” nelle Graduatorie ad esaurimento 2009/2011. L’esito nuovamente favorevole per l’Anief, dunque, conferma la sentenza già ottenuta in primo grado dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Michele Speranza. Miur condannato anche a 3.500 euro di spese di lite. Cassato, ancora una volta, il tentativo maldestro del dicastero di Viale Trastevere di “punire” i supplenti impedendo loro nel 2009 il trasferimento della provincia di inserimento in GaE. Il nostro sindacato ha nuovamente dimostrato che i principi costituzionali, la tutela del diritto al lavoro e all’accesso per merito nella Pubblica Amministrazione, non possono essere calpestati neppure per un solo biennio.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): l’aver ammesso nelle varie fasi giudiziarie la non pertinenza di quel modello di collocazione in graduatoria - non solo nelle corti di appello ma anche presso i Tribunali Amministrativi, la Corte Costituzionale e i Tribunali del Lavoro di tutta Italia – costituisce una vittoria completa. Perché rappresenta non solo un traguardo morale, ma anche un diritto riconosciuto che conduce verso le supplenze annuali e soprattutto l’assunzione a tempo indeterminato degli effettivi aventi diritto.
Il Tribunale del Lavoro di Vicenza ha accolto il reclamo avverso l'ordinanza sfavorevole emanata dallo stesso organo giudicante qualche mese fa e che negava il diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante all'inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Nicola Zampieri ottengono un risultato determinante per i nostri iscritti a Vicenza facendo cambiare l'indirizzo precedentemente espresso dai giudici vicentini e ottenendo un'ordinanza di pieno accoglimento che dà torto al MIUR e concede ai ricorrenti la possibilità di produrre domanda di inserimento nelle Graduatorie d'interesse.
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