"Mancano dieci settimane all'approvazione della legge di bilancio, ma di risorse aggiuntive per il comparto della scuola non si vede nemmeno l'ombra. Eppure lo scorso mese di maggio, assieme alle altre Confederazioni, era stato siglato il Patto per la scuola, con il quale il Governo si era impegnato a mettere delle risorse aggiuntive per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, e anche a dirottare queste risorse per valorizzare il personale della scuola, sia gli insegnanti sia il personale amministrativo, i cui livelli stipendiali sono fermi da più di 40 anni". A ricordarlo Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, che nel corso di un'intervista all'agenzia Teleborsa chiede "risorse certe per poter cominciare ad aprire queste trattative".
Le scuole hanno nuove ed ulteriori indicazioni sull’applicazione del Green Pass obbligatorio: attraverso la Nota 1534, a firma del capo dipartimento Stafano Versari, il ministero dell’Istruzione ha emesso delle precisazioni sulla certificazione verde che si possono riassumere in questi punti: la scadenza dei contratti di supplenza dei docenti sprovvisti di Green Pass non potrà essere superiora a 15 giorni; non sono più adottate sanzioni a carico di docenti e Ata sprovvisti di certificazione verde, ma vengono comminate solo ai dirigenti scolastici che omettono il controllo (da 400 fino a 1.000 euro); una volta accertata la trasgressione, il dirigente scolastico deve formulare un verbale di accertamento da trasmettere al Prefetto; il controllo del Green Pass dei visitatori esterni dell’istituto scolastico si effettuerà a campione; qualora la certificazione verde non fosse generata in formato digitale o cartaceo, il lavoratore ha facoltà comunque di presentare una certificazione sanitaria firmata dal vaccinatore o dall’organo di competenza; il docente o amministrativo della scuola che dopo essere stato sospeso dal servizio perché privo di Green Pass presenta il certificato verde per rientrare al lavoro deve attendere che scada il contratto di supplenza conferito a chi ha preso il suo posto temporaneamente.
Si allungano i tempi della formazione obbligatoria di 25 ore rivolta a tutti i docenti di disciplina con almeno un alunno disabile in classe: con Nota n. 32063 del 15 ottobre, il ministero dell’Istruzione che le scuole che hanno “impossibilità di concludere i percorsi entro i termini previsti” potranno “portare avanti l’attività, avendo cura di concludere la formazione prevista entro il 30 marzo 2022”. Si tratta di uno spostamento in avanti di ben quattro mesi, considerando che le indicazioni precedenti dell’amministrazione erano quelle di concludere le attività formative entro il prossimo 30 novembre. Il ministero, scrive nella Nota di queste ore, “ha dovuto prendere atto che la sentenza TAR Lazio n. 9795 del 14 settembre 2021, con cui si è disposto l'annullamento del DI n. 182/2020 e dei suoi allegati (Linee guida, modelli di PEI, Allegati C e C1), ha condizionato negativamente lo svolgimento dell’attività formativa, ritenuta obbligatoria dall’art. 1, comma 961, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e che difficilmente tale attività potrà essere completata e rendicontata entro il termine previsto”.
Le sanzioni per la mancanza del Green Pass stanno diventando sempre più ingiuste e inappropriate: fornendo chiarimenti alle scuole, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione n.133/2021 entrata in vigore il 2 ottobre 2021, oggi il Ministero dell’Istruzione ha emesso una Nota, la 1534, in base alla quale il rientro del docente o dell’amministrativo Ata “sospeso potrà avvenire con certificazione verde valida e alla conclusione della supplenza conferita per sostituirlo”. Dunque, la sospensione della retribuzione e di ogni altro compenso o emolumento, oltre che del servizio valido ai fini pensionistici, va oltre il periodo effettivo di reale mancanza della certificazione verde.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sostiene che “per garantire diritto allo studio e continuità del servizio si sta pregiudicando il più elementare diritto dei lavoratori: quello alla garanzia del posto di lavoro e dello stipendio collegato. Rendere ultrattiva una sanzione già, a nostro modo di vedere, penalizzante e discriminatoria, quella legata alla mancata presentazione del Green Pass, rappresenta un atto grave contro il quale ci batteremo in tutte le sedi possibili, ad iniziare da quelle giudiziarie”, conclude il leader del giovane sindacato.
I concorsi STEM si sono rivelati assolutamente inefficaci e in molti casi si è verificata la mancata copertura dei posti messi a bando. La causa è la particolare complessità di molti quesiti.
L’agenzia che ha ricevuto l’appalto per la predisposizione di 50 quesiti per le 5 classi di concorso Ste, ha strutturato dei questionari particolarmente ostici e sicuramente con un grado di difficoltà non adeguato alle conoscenze e alle competenze ai docenti della scuola. Si impone la necessità di creare una batteria più adeguata e di affidare l’incarico ad altre agenzie
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