Due nuove sentenze ottenute presso i Tribunali del Lavoro italiani segnano questo scampolo di fine anno con la piena conferma delle tesi da sempre sostenute dall'Anief: ai precari spettano gli scatti stipendiali e il periodo svolto durante il precariato non può essere discriminato e deve essere integralmente computato anche ai fini della ricostruzione di carriera. Sono due nuovi provvedimenti che danno ragione ai precari a coronare l'anno di successi del sindacato Anief che rilancia la propria iniziativa legale e promuove gratuitamente gli specifici ricorsi volti all'ottenimento degli scatti per i precari e dell'immediata ricostruzione di carriera con l'integrale computo del servizio preruolo per i lavoratori di ruolo. Al momento, infatti, l'unica strada per ottenere il rispetto dei propri diritti è agire in tribunale, ma l'Anief si aspetta una presa di coscienza seria da parte del Ministero dell'Istruzione e una radicale e immediata riforma della normativa interna. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “L'adeguamento della normativa interna e contrattuale, che viola la normativa comunitaria discriminando il periodo di precariato, non può più attendere. Il nostro sindacato si sta battendo da anni perché il MIUR riconosca pari dignità al servizio a tempo determinato e ormai i tempi sono maturi per una svolta definitiva”.
C’è un errore marchiano nel Decreto Ministeriale n. 948/2016: da Viale Trastevere si permette l'iscrizione in soprannumero al corso di specializzazione, senza dover sottoporsi nuovamente alle prove preliminari, solo ai vincitori della selezione precedente che non hanno avuto modo di svolgerlo; si costringono, invece, coloro che sono risultati già idonei a partecipare di nuovo alla prova preselettiva. Per Anief, questa esclusione risulta chiaramente illegittima: avviate le procedure di impugnazione in tribunale. Adesioni aperte fino al prossimo 9 gennaio.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): è nostra intenzione permettere a tutti i candidati, risultati idonei in precedenza, di ottenere l'accesso diretto all’imminente secondo ciclo di Tirocinio Formativo Attivo per il sostegno agli allievi con disabilità o limiti di apprendimento certificato. Il Miur farebbe bene a rivedere, con l’imminente bando di avvio del concorso Tfa sostegno, l’errore presente nel decreto n. 948. In caso contrario, dovrà spiegare ai giudici i motivi di quella esclusione illogica.
Il Decreto Ministeriale n. 948/2016, nella parte in cui consente l'iscrizione in soprannumero al corso di specializzazione, senza dover sottoporsi nuovamente alle prove selettive, solo ai vincitori della selezione precedente e non a tutti i candidati risultati idonei, risulta illegittimo e l'Anief ha avviato le procedure di adesione al ricorso rivolto proprio alla categoria di quei docenti risultati idonei cui il MIUR vuole negare l'accesso diretto al nuovo corso di specializzazione per le attività didattiche di sostegno. Adesioni aperte fino al prossimo 9 gennaio.
Atto di indirizzo Miur 2017: Anief chiede riapertura Gae, piano straordinario assunzioni precari, adeguamento organici di fatto in diritto, obbligo a cinque anni. Intervista al presidente Anief, M. Pacifico, appena rieletto alla guida del sindacato per il prossimo quadriennio.
NUOVOSOLDO.IT pag. · 25-12-2016 PRECARI, IL TRIBUNALE DEL LAVORO DI MILANO IMMETTE IN RUOLO UNA DOCENTE CON DIPLOMA MAGISTRALE
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C’è pure il concorso per Dirigenti scolastici nell’Atto di indirizzo pubblicato ieri sera dal Ministro dell’Istruzionedove sono stati elencati gli obiettivi prioritari del prossimo anno. Quest’anno, circa 1.300 scuole sono state affidate in reggenza a capi d’istituto già titolari di altre scuole che, in questo modo, arrivano a gestire contemporaneamente 10-15 plessi. È una situazione davvero insostenibile che con i pensionamenti potrebbe aggravarsi ulteriormente. Non va meglio dal punto di vista stipendiale: la stessa reggenza viene pagata tra 200-300 euro netti al mese che si sommano a buste paga dimezzate rispetto agli altri dirigenti pubblici. Questi ultimi, però, non hanno le enormi responsabilità che gravano sui presidi, ad iniziare dal numero di persone che hanno da gestire.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): le nostre scuole, con i loro studenti, docenti e unità di personale Ata, non possono continuare a vivere nell’emergenza e con il dirigente costretto a girare come una ‘trottola’ per i vari plessi da gestire, sempre a tamponare le emergenze. Inoltre, riteniamo che anche nell’Area V del comparto dirigenziale si debba applicare un congruo aumento stipendiale.
Secondo il sindacato Anief: "Riconosciuti gli incrementi di retribuzione legati all'anzianità di servizio a partire dal primo contratto".
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