Per quale motivo chi ha conseguito il diploma Isef presso un Istituto Superiore di Educazione Fisica è valido per fare le supplenze nella scuola e non per partecipare al concorso, con oltre 1.700 posti, per diventare insegnanti di educazione motoria delle classi quarte quinta della scuola primaria? La risposta verrà presto fornita dai giudici. Ad annunciarlo è Marcello Pacifico presidente del sindacato Anief.
Per i giovani con meno di 35 anni la pensione diventa una meta lontanissima, addirittura si sposta fino a 75 anni, con un assegno medio sui 1.000 euro al mese. Il sindacato Anief torna a protestare perchè non si può lavorare una vita, lasciare il lavoro 15 anni dopo la normalità e ritrovarsi tra le mani un assegno di quiescenza abbondantemente sotto il livello ufficiale di povertà. “È inaccettabile che un under 35 possa andare in pensione a 75 con un assegno di mille euro – sbotta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - è un segnale chiaro che il nostro sistema previdenziale così come delineato non regge. Come si può pensare di lavorare per 50 anni, con una tassazione del lavoro e del reddito superiore al 65% e poi rischiare di ritrovarsi alla Caritas una volta in pensione? La verità è che questo sistema deve cambiare, perché è insostenibile e squilibrato: da settembre partirà una campagna informativa Anief con incontri, assemblee, simulazioni per far partire la mobilitazione e cambiare la riforma”.
Il sindacato Anief mette in guardia i precari dai possibili effetti delle rinunce alla proposta di immissione in ruolo sulla mini call veloce per il sostegno e sulle supplenze da GAE/GPS: chi dovesse rinunciare a una proposta di immissione in ruolo, anche in caso di accettazione di altro ruolo, cosa si deve aspettare? “È necessario fare molta attenzione”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
“Il record di supplenze tra di docenti che si andrà a registrare a fine estate non è una condizione casuale, ma deriva dagli errori organizzativi e normativi che continua a produrre chi gestisce in malo modo il reclutamento nella scuola pubblica italiana: in un Paese ‘normale’ non metti il numero chiuso ai corsi di sostegno, come non bandisci il TFA sostegno quasi esclusivamente al Sud se hai 8 mila posti vacanti per i ruoli al Nord, e nemmeno punisci chi si abilita all'estero estromettendolo dalla Call veloce per le assunzioni o lasci fuori gli specializzati Isef dal concorso di motoria che attendono da una vita”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando le incongruenze che stanno contrassegnando le immissioni in ruolo, l’accesso alle specializzazioni e ai concorsi del personale scolastico in questa estate del 2023.
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