I dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato con la tredicesima - tra il 15 e il 18 dicembre - riceveranno una media di mille euro in più per compensare il mancato rinnovo contrattuale dal gennaio 2022 ad oggi: si tratta dell’indennità di vacanza contrattuale che dovrebbe tenere conto dell’aumento dell’inflazione. Arrivano anche le stime sulla consistenza della cifra che arriverà il prossimo mese: “un docente nella scuola dell’infanzia con un’anzianità tra 28 e 34 anni avrà 1.056 euro in più, uno che lavora in un istituto secondario di secondo grado con dieci anni di esperienza otterrà 914 euro”, scrive la stampa nazionale.
Nessun dubbio: introdurre il silenzio-assenso sull’adesione di una pensione integrativa, attraverso una trattenuta automatica, che durerà tutta la vita lavorativa è un’imposizione che non può passare. A pensarla così è il sindacato Anief, dopo l’accordo sottoscritto questa settimana tra l’Aran e i sindacati istitutori del fondo (tutti quelli rappresentativi del comparto, tranne Anief) che introduce l’iscrizione automatica al Fondo Espero del personale docente, Ata ed educativo assunto dal 1° settembre 2019, con questi ultimi che dovranno anche pagare 1.000 di arretrati.
Buone notizie in arrivo per la scuola italiana: nel testo coordinato del DL 123 del 2023, il cosiddetto decreto Caivano, convertito definitivamente in legge dalla Camera pochissimi giorni fa e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è presente anche un emendamento che prevede la deroga al nuovo dimensionamento delle classi del Sud per cercare di salvare l’attività ordinaria e nel contempo gli organici del personale scolastico: si tratta di un emendamento proposto dal sindacato autonomo Anief e presentato a prima firma dalla senatrice Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia) dopo la mozione approvata dall’assemblea regionale siciliana nella primavera scorsa. L’emendamento approvato con la versione definitiva del decreto prevede non solo le deroghe al dimensionamento da attuare per le classi del Sud, ma anche il raddoppio del punteggio da assegnare ai docenti ai fini della richiesta di mobilità e per l’introduzione di indennità al personale per la continuità didattica.
Dal doppio canale di reclutamento alla mobilità, dall’incremento di organici alla conferma dei ruoli
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