Tre supplenze annuali valgono 1.500 euro di Carta del docente. Anche se si tratta di contratti con scadenza 30 giugno. A ribadirlo, dopo l’illuminante sentenza della Corte di Cassazione di fine ottobre scorso, è stato il Tribunale di Velletri qualche giorno fa dicendo sì alla tesi dei legali Anief che rivendicavano l’assegnazione del bonus annuale per l’aggiornamento professionale per una insegnante precaria che tra il 2018 e il 2022 ha svolto del servizio a tempo determinato “con contratti fino al 30 giugno di ciascun anno scolastico”. Nell’accordare la Carta del docente all’insegnante, il giudice del Tribunale laziale ha ricordato che la Cassazione ha scritto che “la Carta Docente di cui alla L. 107 del 2015, art. 1, comma 121, spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi della L. n. 124 del 1999, art. 4, comma 1, o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi della L. n. 124 del 1999, art. 4, comma 2, senza che rilevi l'omessa presentazione, a suo tempo, di una domanda in tal senso diretta al Ministero”.