La linea del giovane sindacato è emersa al termine del secondo Congresso nazionale, durante il quale oltre 400 delegati Anief si sono confrontati sui temi più “caldi” della scuola. Per ognuno di questi, sono stati stabiliti gli obiettivi da centrare, in modo da superare le attuali ingiustizie e discriminazioni di trattamento. Tra le mozioni approvate, figurano la volontà di riaprire le Graduatorie a esaurimento a tutti i docenti abilitati; cancellare le peculiarità lesive contenute nella “Buona Scuola”; riconoscere da subito e integralmente il servizio pre-ruolo, equiparare i diritti del personale di ruolo a quello precario; abolire il vincolo di permanenza per un triennio nella provincia di immissione in ruolo; riconoscere un ruolo attivo al sindacato attraverso l'impegno associativo.
Marcello Pacifico, confermato fino al 2020 presidente nazionale Anief: la nostra azione si muoverà per il raggiungimento di tali obiettivi; sulle GaE, infatti, si è generata un'evidente disparità di trattamento tra docenti spesso in possesso del medesimo titolo abilitante e la congenita precarizzazione del personale della scuola abilitato cui viene precluso uno dei due canali di accesso ai ruoli nella scuola pubblica. Sulla Legge 107/15, riteniamo di possedere le conoscenze utili a porci come interlocutore attento al rispetto dei principi di trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione nonché del principio di imparzialità nel settore pubblico e, anche sul resto, possiamo dire la nostra.