Ci sono anche le misure per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/25 nel decreto legge n. 71/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 lo scorso 31 maggio, a partire, nell’articolo 10, dal reclutamento del personale docente. Le novità introdotte dal Governo prevedono che gli idonei del concorso 2016 iscritti con riserva nelle graduatorie di merito, anche se assunti e poi licenziati, potranno stipulare un contratto a tempo determinato e saranno confermati nei ruoli entro il 30 giugno 2025 se conseguiranno l’abilitazione attraverso i 30 CFU. Inoltre, è prevista la conferma anche degli idonei del concorso 2020 che hanno superato gli scritti nelle sessioni suppletive. Nell’articolo 14 è stata modificata la durata del servizio all’estero del personale scolastico, prevedendo proroghe per chi si trova al sesto anno nelle Scuole Europee o al quinto nelle Scuole Italiane all’Estero, a precise condizioni.
La Commissione Cultura ha svolto l'audizione del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, nell’ambito dell’esame del decreto 71/2024, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca.
Il Governo non sembra volere tornare indietro sulla conferma dei docenti di sostegno precari attraverso la richiesta del parere alle famiglie degli alunni con disabilità e con valutazione del dirigente scolastico: l’intenzione è stata ribadita dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, audito nelle ultime ore dalla Commissione Cultura della Camera nell’ambito dell’esame del decreto legge 71/2024, che contiene disposizioni urgenti in materia di sport, sostegno didattico agli alunni con disabilità e regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025. Nel corso dell’audizione, il Ministro ha detto che questa disposizione nasce dalla volontà di realizzare sempre più un’istruzione inclusiva e di qualità, attraverso un “rapporto virtuoso che metta al centro lo studente. La continuità didattica ha un valore imprescindibile da tutelare con tutti gli strumenti possibili,” ha dichiarato Valditara, sottolineando l’importanza di garantire una solida e costante relazione, tra gli alunni con disabilità e i loro insegnanti di sostegno, che permetterà alle famiglie di mantenere i docenti che hanno già instaurato un rapporto di fiducia e conoscenza approfondita delle esigenze dei loro figli.
Il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha spiegato piega perché vuole specializzare 85mila docenti con Indire. Valditara conferma la volontà di affrontare la carenza di docenti specializzati sul sostegno didattico agli alunni con disabilità: intervenendo in audizione nella Commissione Cultura della Camera, il Ministro ha illustrato le misure previste nel decreto legge 71/2024, che rappresenta anche una risposta allo sbilanciamento tra domanda e offerta di docenti specializzati, con una carenza più accentuata al Nord Italia.
Continua a crescere il contenzioso nella scuola: solo nel mese di maggio, i legali del sindacato Anief hanno permesso al personale docente e Ata di recuperare 1 milione e 393mila euro; dall’inizio del 2024 i milioni di euro recuperati sono stati circa 6,5. Inoltre, complessivamente, dal 1° gennaio 2024 sono state ben 2.613 le sentenze vinte dal giovane sindacato nei tribunali del lavoro.
Il sì al riconoscimento giuridico dell’anno 2013 ai fini della ricostruzione della carriera arriva dalla Corte di cassazione: una sentenza importantissima dà ragione ad Anief confermando quello che da anni il sindacato ha sempre ribadito. La Cassazione ha dunque detto no al ricorso che, ricordiamo, era stato presentato proprio dal Ministero dell’istruzione e del merito.
La Carta del docente è stata istituita con la Legge 107/2015 per migliorare lo svolgimento della didattica, quindi sia per il corpo insegnante di ruolo che per quello precario. A scriverlo, il 6 giugno, è stato il Tribunale del lavoro di Roma sezione IV Lavoro, nell’accordare ad un insegnante 2.000 euro, più interessi e rivalutazioni, per i 4 anni di supplenze svolte tra il 2018 e il 2022 senza ricevere un euro per aggiornarsi.
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