L’ANIEF EPR esprime soddisfazione per la firma da parte del Ministro Zangrillo del decreto di riparto dei 35 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2024. Questi fondi sono destinati a valorizzare e promuovere lo sviluppo dei ricercatori, tecnologi e del personale tecnico-amministrativo degli enti di ricerca non vigilati dal MUR.
Se per gli insegnanti italiani a seguito della Legge 107/15 la “formazione è obbligatoria, permanente e strutturale, e quindi sostenuta sotto il profilo economico con l’erogazione della Carta” del docente, perché i precari devono rimanerne fuori? È chiaramente, ha detto il Consiglio di Stato, che “collide con i precetti costituzionali degli artt. 3, 35 e 97 Cost., sia per la discriminazione che introduce a danno dei docenti non di ruolo (resa palese dalla mancata erogazione di uno strumento che possa supportare le attività volte alla loro formazione e dargli pari chances rispetto agli altri docenti di aggiornare la loro preparazione), sia, ancor di più, per la lesione del principio di buon andamento della P.A.”. A ricordarlo, con una sentenza impeccabile, è stato il Tribunale del lavoro di Treviso che nell’esaminare il ricorso dei legali Anief in difesa di un insegnante precario che dal 2019 a oggi ha svolto supplenze senza ricevere mai i 500 euro della Carta del docente ha condannato il Ministero a risarcire lo stesso docente dei 2.500 euro negati nell’ultimo quinquennio.
Adesso è ufficiale: anche quest’anno avremo le assunzioni a tempo indeterminato dei docenti specializzati per l’insegnamento agli alunni con disabilità inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). La procedura, prevista dal decreto-legge n. 19 del 2024 (cosiddetto “PNNR quater”), è stata attivata dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha stamane ha firmato il decreto: la procedura, scrive il Ministero, “permetterà di destinare alle immissioni in ruolo dei precari in possesso del titolo di specializzazione, o che lo conseguiranno entro il 30 giugno prossimo, i posti che, per carenza di aspiranti, non potranno essere assegnati ai vincitori dei concorsi attualmente in fase di svolgimento.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, torna a commentare il compenso che continua ad essere assegnato al personale docente impegnato negli esami di maturità: "Anche quest'anno - dice il sindacalista autonomo - si tratta di cifre a dir poco ridicole, quasi offensive per un insegnante che conduce con dedizione e impegno la sua missione educativa: come si fa a dare appena 399 euro lorde, che diventano meno di 200 euro nette, a un commissario interno e poco più ad uno esterno? Purtroppo, è solo una conferma del trattamento economico iniquo che continua ad avere il personale scolastico, vale anche per gli Ata, i cui livelli stipendiali rimangono ampiamento al di sotto dell'inflazione, mentre quelli di altri comparti, ad esempio del settore edile, si sono addirittura raddoppiati".
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