Secondo UDIR non ha senso mettere in piedi un sistema di valutazione complicato, cervellotico e poco trasparente, se poi lo sbocco sarà un premio di risultato mensile striminzito, pari in media a 150 forse 200 euro lordi. Perché quest’anno verranno a mancare le somme stanziate una tantum dalla Buona Scuola e di conseguenza il Fondo unico nazionale destinato alla categoria si ridurrà di circa 20 milioni. È questa, dunque, la risposta del Governo agli stipendi dirigenziali più bassi della PA e dimezzati rispetto al privato?
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): bisognerebbe almeno reintegrare questa somma nel corrente anno scolastico. Qualche risorsa aggiuntiva potrebbe venire dal conferimento della RIA dei pensionati, ma si tratterà di somme non importanti, anche perché ormai sono davvero pochi i dirigenti scolastici che godono dei questa ‘voce’. Tutto questo accade, tra l’altro, dopo i quasi 15mila euro tagliati negli anni scorsi, con una perdita di almeno 350 euro al mese che rimarrà per sempre, con effetti sulla pensione e la buonuscita.