Roma, 26 mar. (AdnKronos) - "La gestione da parte del Miur del concorso a cattedra sta sempre più prendendo le sembianze della 'caricatura'. Stavolta, le incertezze e gli errori riguardano il servizio svolto nelle scuole paritarie. Dove i tanti docenti a tempo indeterminato, che legittimamente aspirano ad una cattedra nella scuola pubblica, prima sono stati accontentati nella loro richiesta di far valere, con 0,70 punti per ogni anno scolastico, il servizio svolto con almeno 180 giorni. Salvo poi dire loro che si è trattato di un errore". E' quanto afferma l'Anief in una nota. "Nel volgere di poche ore - spiega il sindacato - ai tanti docenti a tempo indeterminato, che legittimamente aspirano ad una cattedra nella scuola pubblica, prima è stato detto via FAQ che potevano far valere ogni anno scolastico; poi però si è detto loro che si è trattato di un errore. Con i servizi svolti che non dovrebbero valere nulla. Per Anief - prosegue la nota - non è possibile che a pochi giorni dalla scadenza del bando di concorso, vi siano ancora indecisioni nella gestione delle procedure e nella considerazione dei servizi svolti dai partecipanti al concorso. Questa politica all'insegna dell'incertezza conferma che è un'ambizione lecita impugnare certe decisioni, dichiarando i titoli attraverso apposita domanda integrativa al fine di poter aderire al ricorso entro il 30 marzo". "I servizi a tempo determinato, se svolti con il titolo di studio previsto, vanno considerati tutti alla stessa stregua - afferma il presidente Marcello Pacifico - Negare questo principio, discernendo ad esempio tra supplenze brevi e annuali oppure dal tipo di ruolo ricoperto dal partecipante al concorso, significa attuare una disparità di trattamento e violare le norme in materia riconosciute a livello europeo".