Negli ultimi anni sempre più italiani stanno scegliendo il settore scuola come ambito lavorativo anche dopo anni di attività totalmente differenti. Le possibilità sono concrete e le procedure di reclutamento sono state modificate. Sono inoltre previsti concorsi con cadenza annuale e sono in previsione migliaia di assunzioni.
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Con le prime audizioni fissate e le richieste di documenti scritti ha preso ufficialmente il via l’esame in seconda e sesta Commissione della Camera dei Deputati del DL 131/2024 nella parte che comporta il raddoppio degli indennizzi massimi in caso di mancata assunzione in ruolo dei dipendenti precari dello Stato e della scuola pubblica: si tratta della “toppa” - un indennizzo da 4 a 24 mesi a favore dei precari storici della PA - prodotta a inizio settembre dal Governo per tentare di archiviare la procedura di infrazione dell’Unione europea per uso prolungato e sistematico dei contratti a tempo determinato, in violazione delle direttive sul lavoro che impongono la stabilizzazione dopo tre anni di servizio.
Ancora una sentenza esemplare a favore di un insegnante supplente che chiede di avere ogni anno scolastico la Carta del docente: a decretarla, una decina di giorni fa, è stato il Tribunale di Messina che ha assegnato a un docente precario di scuola primaria ben 3.000 euro più interessi, dopo avere svolto sei supplenze annuali tra il 2018 e il 2024 senza ricevere alcun sostegno economico per il suo aggiornamento professionale.
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