Per sfuggire alla sentenza della Consulta sul blocco illegittimo dei contratti e degli stipendi della Pubblica amministrazione, ormai perdurante da oltre sei anni, il Governo ha pronte le contromosse: ridurre i comparti e le aree contrattuali, anche per favorire la mobilità intercompartimentale; fare spazio ai premi di produttività, abolendo una volta per tutte scatti di anzianità e indennità di vacanza contrattuale; introdurre il salario minimo legale. Con l’attuale titolare della Funzione Pubblica, Marianna Madia, che proseguirebbe in tal modo la strada avviata nel 2009 dal berlusconiano Renato Brunetta.
Marcello Pacifico (presidente Anief): noi non ci stiamo, perché il reddito minimo nel pubblico impiego dovrebbe partire dalla rivalutazione del 4% degli stipendi negli ultimi sette anni. Intanto, lo Stato ridia i 6mila euro a dipendente, in totale fanno 18 miliardi, risparmiati con il blocco dell’indennità di vacanza contrattuale. E poi discutiamo per il futuro.