Lunedì prossimo, 18 settembre, sarà una scuola di Forlì, l’Istituto tecnico “Saffi-Alberti”, a ospitare la XXIII edizione di “Tutti a Scuola”, la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023/24: parteciperanno all’evento il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e tanti rappresentanti del mondo della scuola e del sindacato, tra cui una delegazione Anief guidata dal presidente nazionale Marcello Pacifico. “Confidiamo tanto in questo anno scolastico – dice il leader del sindacato autonomo – che può contare sui miliardi del Pnrr e che farà da ponte verso il nuovo reclutamento di quel personale docente che tanto fa ogni giorno per la crescita culturale e umana delle nuove generazioni: siamo convinti che una scuola di alta qualità con personale formato e stabilizzato è l’obiettivo di tutti, per questo saremo presenti all’appuntamento di Forlì assieme alla prima carica dello Stato”.
Cambiano le ricostruzioni di carriera del personale della scuola, ma siamo sicuri che il vantaggio è per tutti i docenti e Ata? Purtroppo no. A ribadirlo è il sindacato Anief, dopo le novità sopraggiunte con l’approvazione del decreto “Salva-infrazioni” diventato ad agosto legge dello Stato. La nuova norma si adotta a partire dai neo-assunti dal corrente anno scolastico ed è vantaggiosa solo per alcuni: in certi casi, il recupero economico può superare i 25 mila euro persi durante i primi 20 anni di servizio dopo l'immissione in ruolo. Ma per chi ha effetto supplenze più breve, il nuovo calcolo degli anni di effettivo servizio può essere molto penalizzante: ad esempio, per chi ha svolto in un anno poco più di 180 giorni di supplenze, con la nuova norma salta l’equiparazione alla supplenza annuale, aggirando in tal modo la posizione favorevole espressa in tempi non sospetti dalla Corte di Cassazione.
Mercoledì 20 settembre gli studenti universitari dovranno sostenere i test di ammissione nelle università: Anief sarà presente sul territorio. Possibile candidarsi come rappresentate del sindacato nel proprio ateneo; per inoltrare la propria candidatura, scrivere all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sulla Carta annuale del docente da 500 euro il legislatore ha fatto confusione, negandola ai precari, ma i giudici hanno le idee chiare: ai supplenti annuali non può essere negata. La pensa in questo modo anche il Tribunale di Trapani che ha accolta il ricorso di un insegnante che ha sottoscritto tre contratti a tempo determinato tra il 2019 e il 2023 e chiedeva, a ragione, i 1.500 euro corrispondenti alle tre annualità. Il giudice ha quindi chiesto “di disapplicare la locuzione “docente di ruolo”, di cui al comma 121 del citato art. 1, e di ritenere che il beneficio spetti a qualsiasi docente, anche non di ruolo”.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.