Come affermato dalla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli: “L’alternanza scuola-lavoro è un’innovazione didattica importante. È uno strumento che offre alle studentesse e agli studenti la possibilità di acquisire competenze trasversali e consente loro di orientarsi con più consapevolezza verso il loro futuro di studi e lavorativo. L’alternanza è uno strumento in cui crediamo profondamente. Anche per questo, come Ministero, lavoriamo per elevare ulteriormente la qualità dei percorsi offerti, mettendo al centro, come ho ribadito il 10 ottobre in audizione in Parlamento, le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Su questo punto garantiamo il massimo impegno e anche la massima fermezza di intervento in caso di situazioni in cui il patto formativo che sta alla base dell’alternanza sia violato, impedendo a studentesse e studenti di fare un percorso significativo, innovativo e di qualità. Stiamo mettendo in campo strumenti concreti che vanno in questa direzione e che ci consentiranno un costante monitoraggio e controllo perché la qualità formativa è decisiva”. Gli intenti sono ineccepibili, purtroppo alcune volte i risultati non sono stati quelli sperati.