Rischiano concretamente di non vedersi assegnata la meritata assunzione a tempo indeterminato: domani manifestazione nei pressi del Ministero dell’Istruzione, in Largo Bernardino da Feltre. Le richieste principali sono la garanzia dell’assunzione e la gestione dell’assenza di cattedre. A distanza di un anno, quando l’Anief parlò di truffa, si ripete il copione. Sparsi per le regioni italiane, i quattro livelli scolastici e le varie classi di concorso, ci sono migliaia di docenti precari, tutti vincitori di concorso: non potranno essere assunti, perché l’amministrazione ha fatto male i calcoli, avviando un concorso senza posti liberi, oppure ha dimenticato di metterli da parte assegnandoli per altre necessità. Senza un intervento, la storia si ripeterà negli anni a venire, con lo spettro di vedere passare il triennio di validità delle graduatorie senza che i vincitori e idonei vangano assorbiti nei ruoli dello Stato e perderne pure la possibilità per decorrenza dei termini.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Non vogliamo nemmeno sapere che fine hanno fatto quei posti e se al Miur hanno fatto male i conti, forse prevedendo pensionamenti: quello che interessa ora è che il Miur faccia uscire quelle cattedre. Non è possibile laurearsi, abilitarsi, studiare per un concorso mai così difficile, superarlo ma poi rimanere a casa. Quei posti, se c’erano un anno fa, ora devono uscire fuori. È chiaro che siamo vicino, se lo vorranno anche a livello legale, a quei precari che ora non sono più nella pelle e scalpitano per avere dei posti che hanno dimostrato di meritare. Condividiamo tutte le proteste che vanno in questa direzione.