Si comunica che domani, venerdì 14 luglio 2017, la sede Anief sarà chiusa a partire dalle ore 13.30, in occasione della festa patronale di Palermo.
È record di adesioni per l’inserimento nelle graduatorie degli 8.400 istituti scolastici italiani, valide per il triennio 2017-2020. Questo, malgrado, l’insegnamento in Italia sia malpagato, preveda in media un precariato senza fine e ora pure una formazione triennale, dopo aver vinto il concorso a cattedra, al termine della quale si potrebbe essere addirittura bocciati.
Per favorire questo processo di avvicinamento all’insegnamento, lo studio legale del sindacato Anief, subissato di richieste, ha organizzato una serie di ricorsi, al Tar del Lazio, contro le tante esclusioni contenute nel D.M. 374/2017 e la nota Miur di trasmissione prot. n. 25196 del 1° giugno 2017, perché contenenti elementi di ingiustizia e irragionevolezza macroscopici, spesso in contrasto con chiare pronunce della magistratura amministrativa e persino rispetto ai recenti decreti delegati. Medesimo copione per l’aggiornamento/reinserimento annuale delle GaE, i cui candidati puntano all’ottenimento delle supplenze più lunghe, con il giovane sindacato costretto a riaprire i termini per in GaE 2017 sino a dopodomani.
Intanto, dai tribunali giungono conferme sulla correttezza della linea assunta: stavolta a fornirle è il Consiglio di Stato che, con un provvedimento cautelare d'urgenza, ha disposto l'immediato inserimento proprio nelle Graduatorie a Esaurimento dei docenti abilitati con Scienze della Formazione Primaria, prevedendo anche il diritto alla stipula nei loro confronti dei contratti a tempo determinato e indeterminato da effettuare già nelle prossime settimane nell’ambito del contingente da oltre 52mila immissioni in ruolo fissate dal Miur.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): nei prossimi giorni, sono previsti nuovi decreti monocratici, sempre da parte del Consiglio di Stato, riguardanti altri ricorsi. Per le ultime impugnazioni contro l’esclusione immotivata dalle GaE, contiamo di ridurre al massimo i tempi, pur considerando le tempistiche non sempre celeri della macchina giudiziaria. L’obiettivo è sempre quello di assistere gli insegnanti precari nel loro percorso di avvicinamento alla cattedra, alla luce anche del sempre maggiore interesse che i giovani laureati italiani mostrano per questa bistrattata ma sempre amata professione.
Straordinario risultato ottenuto dall'Anief in Consiglio di Stato con un provvedimento cautelare emanato d'urgenza che prevede l'immediato inserimento in GaE dei docenti abilitati con Scienze della Formazione Primaria e diritto alla stipula di contratti a tempo determinato e indeterminato. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief 2017 per chi ha inviato la domanda di inserimento in GaE entro l'8 luglio.
Non c'è pace per il Miur quando in campo scende la professionalità e la competenza dei legali Anief, unico sindacato che da anni si batte per la riapertura delle Graduatorie a Esaurimento in favore di tutti i docenti abilitati. Stavolta è il Consiglio di Stato a dare piena ragione alle tesi patrocinate dagli Avvocati Sergio Galleano e Vincenzo De Michele e a dichiarare, sul ricorso ‘pilota’ predisposto dall'Anief, il diritto all'inserimento in GaE dei docenti laureati in Scienze della Formazione Primaria specificando che il loro inserimento con riserva, in attesa della definizione nel merito del contenzioso, dovrà essere utile ‘ai fini dell'eventuale stipula di contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato’. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ‘l'esclusione dalle GaE dei docenti abilitati in Scienze della Formazione Primaria, secondo quanto da sempre ha sostenuto il nostro sindacato, è illegittima sotto diversi profili, non da ultimo quello dell'evidente disparità di trattamento posta in essere dall'Amministrazione tra quanti si erano immatricolati al medesimo corso prima dell'a.a. 2007/2008, ammessi dal Miur all'inserimento in IV fascia, e quanti avevano effettuato l'iscrizione negli anni successivi, esclusi dalle GaE pur avendo conseguito il medesimo titolo abilitante. Questo è un risultato ottenuto attraverso un vero lavoro di squadra che ci ha visti impegnati sin dal primo grado con caparbietà e determinazione e sapevamo che avremmo avuto ragione’. Ancora possibile aderire ai ricorsi 2017 per l'inserimento in GaE per quanti hanno spedito entro l'8 luglio lo specifico modello predisposto dall'Ufficio Legale del sindacato per rivendicare l'inserimento o il reinserimento in GaE.
Secondo il Tribunale Amministrativo del Lazio, gli Insegnanti Tecnico Pratici non avendo avuto l’opportunità negli ultimi anni di potersi abilitare all’insegnamento, avevano pieno diritto a svolgere il ‘concorsone’. L’espressione dei giudici è rilevante, perché punta il dito direttamente sul testo del bando concorsuale. Decisive, per tale intendimento, sono state le precedenti decisioni già ottenute in Consiglio di Stato dai legali del giovane sindacato. Gli stessi ricorrenti, a cui è giunto ora il via libera del Tar, hanno già potuto partecipare alle prove suppletive della scorsa primavera: ora, si attende l'esito di quelle prove, per poter finalmente ottenere, con la pubblicazione delle Graduatorie di Merito integrate con i nominativi dei ricorrenti che hanno superato le preselezioni con profitto, quell'immissione in ruolo che il Miur voleva negare ab origine ai diplomati Itp e che ora dovranno essere poste in essere già dalle prossime immissioni in ruolo di agosto.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): migliaia di candidati con titolo rischiavano di essere esclusi a priori dall'ultimo concorso bandito dal Ministero dell'Istruzione, benché la maggior parte fosse impegnata stabilmente da anni a insegnare nelle nostre scuole, proprio in attesa di poter essere valutata ed entrare in ruolo. Al Miur hanno creato l’ennesima situazione kafkiana, perché ora decine di migliaia di vincitori rischiano di non essere assunti a tempo indeterminato per la mancanza o il dirottamento dei posti vacanti; mentre, laddove le cattedre libere ci sono, come quelle da assegnare agli insegnanti tecnico-pratici che operano nei laboratori delle superiori visto che risultano esaurite in tantissime province italiane, si è impedito a priori e in modo illegittimo di partecipare al concorso del 2016.
Il TAR Lazio, con le sentenze nn. 8172/2017 e 8175/2017, accoglie in via definitiva i primi ricorsi Anief e dichiara illegittimo il bando del Concorso 2016 che escludeva i docenti in possesso di diploma ITP.
È la conferma di un successo tutto targato Anief quella che vede l’emanazione da parte del TAR del Lazio dei primi pronunciamenti definitivi di pieno accoglimento che confermano il diritto alla partecipazione alle prove concorsuali per Insegnanti Tecnico Pratici dei ricorrenti in possesso di diploma utile per l'accesso alle materie di insegnamento tecnico-pratico. A far dichiarare al Tribunale Amministrativo la 'fine dei giochi' per il Miur con la definitiva conferma dell'illegittimità dell'esclusione dei ricorrenti dal concorso, sono state le precedenti decisioni già ottenute in Consiglio di Stato dai legali Anief che hanno permesso agli Avvocati Alberto Agusto e Corrado Resta di ottenere le prime sentenze di accoglimento proprio da quel Tribunale Amministrativo che aveva espresso in prima analisi forti perplessità riguardo l’ammissione con riserva di questa particolare categoria di docenti che ora attende l'esito delle prove suppletive calendarizzate ad aprile 2017 e ancora non concluse in alcune regioni. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): 'non avevamo dubbi sulla fondatezza delle nostre ragioni e siamo soddisfatti di essere riusciti, ancora una volta, a sanare quelle illegittimità e discriminazioni poste in essere dal Ministero dell'Istruzione nei bandi dell'ultimo concorso che ledevano il diritto di migliaia di lavoratori precari, da anni impegnati a insegnare nelle nostre scuole, e in attesa di poter entrare in ruolo'.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.