Mentre con il Decreto Legge n. 22 si decide di non aggiornare le graduatorie che gestiscono le supplenze in tutte le scuole, per non giustificati motivi di impreparazione informatica della macchina amministrativa, ci sono località a statuto speciale che vanno avanti per la loro strada, confermando l’apertura delle stesse graduatorie.
Accade nella provincia di Bolzano, dove è stata data la possibilità ai docenti precari di presentare i titoli e i servizi per l'inserimento nelle Graduatorie d'Istituto per il triennio relativo agli anni scolastici 2020/21, 2021/22 e 2022/23. Eppure, anche a Bolzano c’era l’esigenza tecnica, reputata da Viale Trastevere non superabile, di istituire la fascia aggiuntiva per il sostegno. Anief ritiene che si debba fare lo stesso a livello nazionale: l’iniziativa di Bolzano dimostra che bisogna rimuovere ogni impedimento tecnico per non aggiornare le graduatorie di istituto. Come si può allestire un software di gestione per 10 mila candidati, si può fare la stessa cosa per un milione.
Marcello Pacifico (Anief): “Far passere un altro anno per il rinnovo delle graduatorie d’istituto sarebbe un grave errore. Ecco perché abbiamo avviato le pre-adesioni contro il loro slittamento al 2021 e una petizione on line contro questa decisione di procedere senza accollarsi la responsabilità. Anche perché è stato fatto nell’anno più sbagliato: quello del record di supplenze, probabilmente 250 mila. Lo slittamento delle GI darebbe il via libera all’esplosione delle domande di messa a disposizione, con gli istituti costretti a realizzare nomine fuori graduatoria, individuando i supplenti anche in modo casuale, proprio perché le MAD non implicano quella valutazione dei titoli che invece la graduatoria d’istituto prevede. Non può essere questa la strada che premia il merito. A tal proposito – conclude Pacifico -, l’amministrazione deve dire da che parte sta: in quella che vuole a tutti i costi i concorsi per titoli ed esami, anche se lenti e complessi, come ha detto nei giorni scorsi il Cspi, o in quella del caos delle domande poste come ‘Messa a disposizione’ che non prevedono alcun controllo dei titoli acquisiti?”.
Anief comunica che il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico, terrà un webinar mercoledì 15 aprile, alle ore 17.30. Il webinar verterà sugli emendamenti che Anief presenterà
Sulle modalità di assunzione dei docenti precari, anche gli altri sindacati rappresentativi si allineano alla proposta di Anief di assumerli in base ai titoli, rispetto ai nuovi concorsi i cui tempi di attuazione sono troppo lunghi, come si legge nei rilievi del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. In 15 mila firmano le petizioni presentate da Marcello Pacifico che interviene martedì e mercoledì prossimo in un webinar alle 17.30.
La soluzione è a portata di un clic: basta emanare il decreto di aggiornamento delle graduatorie di istituto provinciali e scorrerle anche per il reclutamento sui posti vacanti residuali dalle immissioni in ruolo assegnate a GaE e graduatorie di merito. Sono già graduatorie per titoli. In meno di una settimana sono stati in 15 mila a firmare le petizioni lanciate da Marcello Pacifico per chiedere l’aggiornamento urgente delle graduatorie d'istituto e Ata 24 mesi al fine delle immissioni in ruolo e per l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 con la conferma dei contratti vigenti.
In vista della pubblicazione dell’atto che regolerà l’istituzione dell’elenco aggiuntivo su posti di sostegno, molti precari stanno manifestando la volontà di presentare domanda ugualmente, nonostante la proroga della chiusura disposta dal decreto legge n. 22/2020 all’esame del Parlamento, per ottenere la riapertura delle graduatorie da cui si attinge per le supplenze, già quest’estate. Pre-adesioni gratuite al seguente link.
Anief comunica che il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico, terrà un webinar martedì 14 aprile, alle ore 17.30. Per quanto riguarda gli argomenti, tra essi ci sono: il mancato aggiornamento delle graduatorie di istituto e Ata 24 mesi, le due petizioni lanciate dal sindacato e il ricorso relativo; i bandi di concorso che non risolvono il problema del precariato e le preadesioni aperte
Anief invita a presentare la domanda cartaceae a ricorrere contro il Bando emanato dalla Provincia Autonoma di Trento per l'accesso ai ruoli della scuola primaria e dei relativi posti di sostegno tramite procedura straordinaria. Esclusi i dottori di ricerca che non hanno svolto servizio specifico, i docenti precari abilitati che hanno maturato i 3 anni di servizio nel corrente anno scolastico, quanti posseggono solo 2 anni di servizio o che lo hanno acquisito conteggiando anni precedenti agli otto anni previsti dal bando. Adesione ai ricorsi Anief entro il 4 maggio.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Decreto che conferma le misure per arginare la diffusione del contagio da Covid-19 in vigore fino a lunedì prossimo: la prossima data è stata fissata direttamente al 3 di maggio 2020. Il sindacato Anief sostiene che non ha senso mettere a repentaglio la salute degli alunni, docenti e tutto il personale scolastico. Anche perché le indicazioni su come valutare scrutini ed esami sono pronte, serve ora solo la circolare applicativa del ministero dell’Istruzione.
Marcello Pacifico (Anief): “Gli istituti scolastici non sono luoghi produttivi. Il loro scopo è prettamente formativo e non è possibile pensare che possano essere motivo di contagio. Per noi l’anno scolastico inteso come attività in presenza può dichiararsi concluso. D’ora in poi, è bene che al Viale Trastevere si lavori per migliorare il più possibile la didattica a distanza, sempre rispettando le vigenti norme contrattuali, evitando disparità di trattamento a causa del digital device, avallare una valutazione degli alunni condivisa dalle scuole attraverso gli organi collegiali di competenza senza però dare per scontate le ammissioni all’anno successivo, organizzare al meglio gli esami finali negli istituti superiori, adottando delle norme chiare, sulla base di quelle generali indicate nel Decreto Legge n. 22 approvato proprio per affrontare l’emergenza Coronavirus nell’ambito della scuola”.
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