La denuncia è di Anief in risposta al messaggio del Direttore generale Unesco, Irina Bokova, nell’evento dedicato a “Insegnare in libertà, dare maggiore potere agli insegnanti”. Ricercatori precari, insegnanti precarizzati dall’infanzia alla secondaria, test standardizzati, salari scollegati dall’inflazione, nessuna progressione di carriera, questo è il quadro fosco del nostro Paese, dichiara Marcello Pacifico, che lancia un appello al governo per costruire una società migliore, equa e solidale
Si prenda una decisione nel tavolo tecnico presso l’Ufficio di Gabinetto che deve essere convocato subito e dove il giovane sindacato intende approfondire i punti illustrati nel documento “salva-scuola” per garantire la continuità didattica, confermare i ruoli e non lasciare le cattedre scoperte. Pacifico: quanto previsto dal Decreto Dignità è soltanto una misura tampone, bisogna evitare che 40 mila insegnanti, da anni nelle nostre scuole, siano licenziati
"Con il 'Salva precari' sono esclusi i docenti dal concorso riservato e dal corso abilitante con servizio prestato nel sistema nazionale di istruzione, tra cui scuole paritarie e percorsi di formazione professionale regionali, nonostante la mobilità volontaria di questi insegnanti tra i vari istituti che garantiscono il diritto all'istruzione". Lo sottolinea l'Anief che chiede "al Miur e al Parlamento di intervenire, dopo aver avanzato la richiesta nel primo incontro con il ministro Fioramonti, per evitare un nuovo contenzioso nelle aule dei tribunali che ci hanno dato sempre ragione"
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Finalmente si comincia a parlare concretamente di rilancio delle regioni meridionali: è scritto in diversi passaggi della Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2019. E lo ha fatto Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la coesione territoriale, annunciando il piano per il Mezzogiorno che il Governo M5S-PD si appresta a varare partendo dalla Legge di Bilancio 2020: si partirà “proprio dalla scuola, con investimenti sugli asili nido”. Su come si riuscirà a realizzare tutto questo, però, ancora non è chiaro. Soprattutto perché anche nella Nadef 2019 la spesa per l’Istruzione è prevista in riduzione. Certo, si fa spesso riferimento ai finanziamenti europei, i quali però non possono bastare. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Il problema è che occorrerebbero somme dieci volte maggiori rispetto a quelle stanziate con l’ultima Legge di Bilancio. Ad esempio, il completamento del tempo pieno, a questi ritmi ultra lenti, si realizzerà in tutti gli istituti non prima del 2060. Per non parlare della difficoltà oggettiva di attuare l’uscita posticipata dove le mense scolastiche scarseggiano e si avrebbero comunque difficoltà ad introdurle rispettando le norme su igiene, sicurezza e altro”.
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