L'Anief accoglie con orgoglio e soddisfazione la Nota ministeriale diramata oggi che risponde senza ombra di dubbio alla chiara e precisa richiesta di intervento inviata formalmente e a mezzo pec lo scorso 13 settembre dalla sede regionale Lazio del giovane sindacato. “Abbiamo inviato a nome e per conto di tutti i nostri iscritti interessati da questa problematica dell'inserimento nelle GaE di Roma con la “riserva T” – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - una immediata richiesta di intervento all'USR Lazio, nella persona della reggente Dott.ssa Carmela Palumbo, ribadendo il giusto diritto di tutti i docenti inseriti in Graduatoria alla stipula di contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato. Siamo soddisfatti che la nostra azione sindacale abbia ottenuto pieno successo”
Marcello Pacifico (Anief): non siamo contrari, ma il modello va esteso anche alla primaria, va ridotto a 24 mesi il servizio minimo e si valuti anche quello svolto nella scuola paritaria. Inoltre, necessariamente, si devono modificare le attuali graduatorie di istituto, utilizzandole per le immissioni in ruolo e per le supplenze, a livello provinciale se proprio non si vogliono aprire le GaE, senza dimenticare i vincitori e idonei degli attuali concorsi ordinari e straordinari, i supplenti cui rinnovare il contratto scaduto al 30 giugno scorso, i neo-immessi in ruolo con riserva o licenziati nonostante abbiano superato l'anno di prova
Molto interesse e tante domande da parte dei nuovi dirigenti scolastici che hanno da poco intrapreso il nuovo percorso lavorativo. La Dott.ssa Anna Armone è particolarmente stimata dai nostri utenti ed esperta. La registrazione sarà disponibile sulla piattaforma per tutti gli aventi diritto
Con l’autonomia scolastica, il numero degli studenti e dei plessi delle sedi scolastiche è rimasto pressoché invariato, a differenza invece delle sedi di presidenza, che sono state ridotte del 25%. Ciò ha portato senza dubbio a un sostanziale aggravio delle attività e delle responsabilità dei presidi, spesso ridotti a gestire in media cinque plessi con mille alunni e 200 dipendenti, a differenza di tutti gli altri dirigenti degli uffici pubblici, peraltro in edifici per l'80% non a noma di cui devono rispondere pur non avendo potere di spesa per gli interventi, spesso condannati in sede penale. La denuncia di UDIR
Il ministro Lorenzo Fioramonti annuncia che i precari potranno chiedere di essere assunti fuori regione. Marcello Pacifico (Anief): Bene, ma dovrà corrispondere una maggiore flessibilità sulla mobilità dopo l'anno di prova, altrimenti si rischia di avere nuovi docenti ingaggiati. Si parta dall'abrogazione del blocco quinquennale con priorità di rientro nella regione in cui si è concorso per idonei e vincitori.
Nell’anno del boom delle supplenze annuali e dell’assegnazione delle cattedre vuote tramite Mad, il nuovo corso del Miur sembra finalmente volere cambiare rotta: il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha annunciato la volontà di inserire nel decreto salva-precari rivisto e corretto la clausola della mobilità volontaria su posto vacante anche fuori regione. Si tratta di un primo tentativo verso l’avvicinamento dei candidati alle disponibilità di organico, anche per rispondere al 60% delle cattedre andate vacanti durante le ultime immissioni in ruolo. Ma da solo non basta per il presidente Anief che insiste nel richiedere “la riapertura annuale delle graduatorie ad esaurimento a tutto il personale abilitato, e comunque l'assunzione a tempo indeterminato o determinato da graduatorie di istituto provinciali”.
Guarda il servizio e l'intervista del presidente Anief, Marcello Pacifico
"Per la scuola servono una serie di provvedimenti urgenti, che affrontino con forza il tema del precariato e quello degli investimenti": lo ha chiesto oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale dell'Anief, nel corso del primo incontro tenuto con il nuovo ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti
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