INTERVISTA_09082019 from Anief on Vimeo.
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Pubblicata la tabella delle assegnazione dei vincitori alle regioni. Gli idonei hanno superato test preselettivi, prova scritta e colloquio finale, ma si sono collocati dopo il posto 2.910; se sei un idoneo, ricorri con Anief. Marcello Pacifico (Anief): Entro due anni gli attuali presidi che andranno in pensione dovrebbero essere circa mille. Senza considerare le uscite anticipate con ‘Quota 100’. Pensare di potere fare a meno degli idonei sarebbe un gravissimo errore, che incentiverebbe il contenzioso e il ricorso alle reggenze che negli ultimi anni hanno tenuto banco con tutti i problemi che comportano
Il Miur ha stanziato cospicue somme di denaro per contrastare la dispersione scolastica. Ai fondi potranno avere accesso sia le scuole pubbliche che quelle paritarie. Eurosofia si occupa di progettare percorsi formativi specifici. Abbiamo selezionato degli esperti che da molti anni strutturano progetti relativi ai fondi Europei e a specifici protocolli del Miur (cyberbullismo, orientamento, ecc.)
È stata pubblicata l’assegnazione ai ruoli regionali dei vincitori del concorso per dirigenti scolastici; come riporta Orizzonte Scuola, i vincitori sono stati assegnati alle Regioni in base all’ordine di graduatoria e delle preferenze espresse, nel limite dei posti vacanti e disponibili in ciascun Ufficio Scolastico Regionale per l’anno scolastico 2019/2020. Infatti, “dei 1.984 vincitori assegnati, 1.147 sono stati destinati alla prima Regione scelta, 262 alla seconda e 146 alla terza”. Vai alla tabella
Dopo un anno di annunci sul precariato con proposte di legge mai discusse, accordi mai onorati, decreti-legge non risolutivi, c'è un'unica certezza: la Commissione UE multerà il nostro Paese per il continuo abuso dei contratti a termine. Il resto è solo propaganda elettorale, come quando prima delle ultime elezioni politiche si era promesso alle migliaia di maestre col diploma magistrale che sarebbero state tutte salvaguardate, salvo ritrovarle dopo il voto licenziate. Dunque, un anno di annunci e decisioni sbagliate sul precariato.
All'inizio la proposta di legge del Presidente della VII Commissione del Senato faceva ben sperare; presentata a luglio, di un anno fa, avrebbe risolto il problema del precariato, peccato che non l'abbia mai messa ai voti. Poi il decreto legge Dignità che introduce un concorso straordinario nella scuola dell'infanzia e della primaria e rinnova di un anno i contratti al termine delle attività didattiche. La sua utilità è pari al nulla, perché alcune sentenze arrivano e fanno licenziare centinaia di maestre che avevano superato l'anno di prova. Molte altre arriveranno nel prossimo anno quando le aule rimarranno senza insegnante, tanto che lo stesso Pittoni lo scorso mese ha pensato uno straordinario bis. La soluzione, in verità, l'aveva tra le mani: riaprire le GaE che aveva votato per errore, salvo chiedere al Governo di emendare quanto da lui approvato in Senato sempre nel luglio scorso.
Dal primo settembre sarai preside di una scuola? Comincia al meglio con il supporto dei nostri esperti che ti aiuteranno a intraprendere il tuo nuovo ruolo di grande responsabilità con consapevolezza, leadership ed una chiara visione d’insieme. Non perderti i nuovi seminari gratuiti. Dal 26 al 31 agosto si svolgeranno in tutte le regioni d’Italia i workshop formativi "Dirigendo con... dinamismo, determinazione, dedizione"
Ogni anno sono numerosi i docenti che attendono la finestra temporale per poter integrare i propri titoli, come è accaduto entro il 1° febbraio 2019 per coloro che potevano inserire il titolo di specializzazione sul sostegno, nonché il riconoscimento della precedenza nell’attribuzione delle supplenze da III fascia. Il D.M. 666 del 15 luglio 2019 e successivamente la nota MIUR n. 33276 del 19 luglio a.c. hanno modificato i commi 1 e 2 del D.M n.326 del 3 giugno 2015 prevedendo un’unica finestra temporale fissata al 1° ottobre di ciascuna anno scolastico, in sostituzione delle finestre temporali precedentemente fissate al 1° febbraio e 1° agosto di ciascun anno scolastico
I “buchi” venutisi a determinare nella scuola con i pensionamenti anticipati introdotti dal Governo gialloverde, che secondo le ultime stime dell’Inps superavano quota 27 mila, non sono rientrati nel computo delle immissioni in ruolo, né per i trasferimenti e ora si scopre che nemmeno sono stati utili nell’ultima fase della mobilità, quella delle utilizzazioni annuali e delle assegnazioni provvisorie: andranno tutti ad incrementare le supplenze annuali, che supereranno a questo punto senza ombra di dubbio quota 100 mila. Anief verificherà che almeno corrispondano a contratti fino al 31 agosto 2020.
Marcello Pacifico, presidente Anief: Siamo esterrefatti per come l’inerzia della macchina amministrativa sia riuscita a compiere quello che ad inizio 2019 sembrava impossibile. Perché nella scuola le domande per accedere a ‘Quota 100’ sono state presentate lo scorso inverno: in un Paese dove i ministeri e l’Istituto di previdenza nazionale si parlano e collaborano per il bene dei cittadini lavoratori, si sarebbe fatto ampiamente in tempo a trasmettere l’elenco delle cattedre, degli assistenti, dei collaboratori scolastici e dei presidi che hanno aderito, avendone i requisiti di 38 anni di contributi e 62 di età minimi, all’anticipo pensionistico. Invece, si è riusciti a fare peggio delle previsioni peggiori, arrivando a non rendere utili quei posti non solo per dare possibilità a migliaia di ‘vittime’ dell’algoritmo impazzito della gestione Renzi-Giannini di tornare a casa, ma nemmeno per le immissioni in ruolo, né per i trasferimenti e adesso neppure per le assegnazioni provvisorie.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.