Sebbene il bando del Concorso ordinario infanzia e primaria sia già pronto e siano stati già approvati 16.959 posti, ne è stato annunciato lo slittamento. È anche stata ipotizzata una seconda e diversa edizione del concorso straordinario destinato a coloro che possiedono un solo anno di servizio. Ma tale reclutamento acquisterebbe valore se bandito prima o comunque in concomitanza con l’ordinario
Il sindacato ritiene illegittima l’esclusione dal reclutamento dei 520 idonei; Anief ha deciso di offrire la sua tutela legale per garantire i diritti di chi ha dimostrato di poter fare il Capo d’Istituto superando il test preselettivo, l’esame scritto e il colloquio finale. Entro i primi giorni di agosto sono previste le assegnazioni regionali e le individuazioni delle sedi. Marcello Pacifico (Anief): Siamo convinti del fatto che tutti i docenti risultati idonei vadano inseriti nella graduatoria di merito; la scuola ha bisogno di loro, considerando che i posti presto vacanti saranno più dei 3.420 che hanno superato il concorso pubblico. Per ricorrere, clicca qui.
Lo slittamento, qualunque sia il motivo, non fa altro che avvalorare la tesi portata avanti da Anief: i concorsi, ordinari e riservati, come da prassi, procedono con una lentezza tale che non possono di certo fronteggiare l’emergenza delle quasi 200 mila supplenze, di cui in gran parte vacanti. Marcello Pacifico (Anief): “Tutti questi problemi organizzativi sul reclutamento, sommati alla lentezza cronica della loro attuazione, all’esclusione illegittima dalle prove di alcune tipologie di candidati e ad errori organizzativi-valutativi, dovrebbero fare aprire gli occhi all’amministrazione scolastica. Perché questo modo di procedere sta portando ad assegnare una cattedra su quattro a supplenze, anche a precari con la sola messa a disposizione, e tutto il sistema scuola a dei livelli sempre più bassi”.
Come abbiamo scritto, questi giorni, per quanto riguarda il concorso DS, sono intensi: domani 31 luglio ci sarà un incontro tra Miur e sindacati rappresentativi di Area per il confronto sui criteri da seguire da parte degli USR per le procedure assunzionali dei neodirigenti. Inoltre, da domani, fino al 2 agosto, bisognerà indicare le regioni scelte dai vincitori per la sede di servizio; stamani intanto è stata pubblicata la graduatoria dei vincitori del Trentino
Affinché i propri diritti siano salvaguardati, il sindacato invita a ricorrere in Appello in CdS contro l'annullamento del concorso DS. Per tutelare i nuovi DS che tra poche settimane ricopriranno il nuovo ruolo, Udir ha organizzato, in collaborazione con Eurosofia, un webinar, il 2 agosto
ROMA, 30 LUG - "Arriva il sì del Mef alle immissioni in ruolo dei docenti, ma con l'imprevista riduzione di 5 mila posti. Dal dicastero di via XX Settembre si giustifica tale operazione con 'la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell'ultimo biennio, connessa con il calo della natalità'. Sono diversi gli aspetti da considerare su questa decisione: il primo è che, incredibilmente, al Ministero dell'Istruzione non hanno avuto nulla da eccepire sul taglio di assunzioni, probabilmente consci del fatto che in definitiva cambierà ben poco ai fini delle effettive assunzioni a tempo indeterminato, le quali saranno molte meno delle cattedre autorizzate". Lo puntualizza in una nota l'Anief. "Esattamente come accaduto un anno fa, si prevede che a due convocazioni su tre non si presenterà alcun docente perché - rileva ancora l'Anief - sono sempre più le graduatorie di merito e le GaE prive di candidati: Anief lo ha scritto due mesi al Miur, ma al Ministero guidato da Marco Bussetti hanno fatto orecchie da mercante, continuando a dire che la situazione si risolverà con i concorsi ordinari e straordinari in via di approvazione: una teoria che fa acqua da tutte le parti, ma che - conclude l'associazione - anche oggi il ministro dell'Istruzione ha tenuto a ribadire". (ANSA).
Arriva il sì del Mef alle immissioni in ruolo dei docenti, ma con l’imprevista riduzione di 5 mila posti: dal dicastero di via XX Settembre si giustifica tale operazione con “la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell’ultimo biennio, connessa con il calo della natalità”. Sono diversi gli aspetti da considerare su questa decisione: il primo è che, incredibilmente, al ministero dell’Istruzione non hanno avuto nulla da eccepire sul taglio di assunzioni, probabilmente consci del fatto che, in definitiva, cambierà ben poco ai fini delle effettive assunzioni a tempo indeterminato, le quali saranno molte meno delle cattedre autorizzate. Esattamente come accaduto un anno fa, si prevede che a due convocazioni su tre non si presenterà alcun docente, perché sono sempre più le graduatorie di merito e le GaE prive di candidati: Anief lo ha scritto due mesi al Miur, ma al ministero guidato da Marco Bussetti hanno fatto orecchie da mercante, continuando a dire che la situazione si risolverà con i concorsi ordinari e straordinari in via di approvazione: una teoria che fa acqua da tutte le parti, ma che anche oggi il ministro dell’Istruzione ha tenuto a ribadire.
Marcello Pacifico (Anief): Alla resa dei conti, non c’è alcun provvedimento straordinario sul fronte del reclutamento del personale docente. Perché quest’anno non si coprirà nemmeno il turn over; rimangono in vita oltre 50 mila cattedra in deroga su sostegno, le quali pur essendo vacanti a tutti gli effetti si assegnano in supplenza fino al 30 giugno; ci sono poi 50 mila maestre con diploma magistrale sbattute presto fuori dalle GaE, con più di 7 mila che dovranno rinunciare all’assunzione già ratificata, dopo avere terminato anche l’anno di prova; rimangono da assegnare decine di migliaia di posti su disciplina comune, pur in presenza di abilitati all’insegnamento (in seconda fascia d’istituto) e idonei dei concorsi (ai quali si nega la possibilità di essere assunti cambiando regione). E così si presta il fianco a sempre più richieste di risarcimenti da parte dei precari danneggiati, dopo che solo nell’ultimo biennio vi sono state mille sentenze favorevoli passate in giudicato.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.