Al fine di estendere il numero dei posti di sostegno e delle sezioni primavera in organico di diritto, il sindacato attiva le preadesioni ai ricorsi al Tar del Lazio
Al fine di estendere il numero dei posti di sostegno e delle sezioni primavera in organico di diritto, il sindacato attiva le preadesioni ai ricorsi al Tar del Lazio
Per dopodomani il ministero dell’Istruzione ha chiamato a raccolta i rappresentanti dei docenti per un’informativa sulle imminenti immissioni in ruolo da attuare nelle prossime settimane, ma le condizioni sono peggiorate rispetto ad un anno fa, quando in due casi su tre non si presentò nessuno alle convocazioni, considerando anche che vi sono oltre 20 mila posti rimasti liberi per i pensionamenti di ‘Quota 100’. Secondo il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, “se non si vuole partire con 7 mila dirigenti scolastici a caccia di supplenti a cui assegnare diverse decine di migliaia di cattedre rimaste vuote, serve un decreto legge ad hoc che garantisca l'assunzione su tutto il territorio nazionale dei docenti inseriti nelle graduatorie di merito e nelle GRME, degli insegnanti abilitati dalle GaE e dei precari con 36 mesi oggi nelle graduatorie d'istituto. Così come la stabilizzazione del personale Ata, anche sui profili mai attivati, perché pure tra amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici ci sono moltissimi posti vacanti”.
Il sindacato avvia i ricorsi per ottenere l’attivazione dei posti in organico per il profilo As, addetto ai servizi, e il profilo C, coordinatore amministrativo e coordinatore tecnico
La spiegazione della riduzione di investimenti è nelle parole della senatrice Bianca Laura Granato, secondo la quale “le spese messe a bilancio per il triennio sono solo quelle fisse, perché i posti in deroga su sostegno vengono contabilizzati di anno in anno”. Anief, dopo avere ricordato che i tagli ai finanziamenti alla scuola sono progressivi e dureranno per oltre 30 anni, giustificati dal calo delle nascite, nel prendere atto della spiegazione, non può non soffermarsi sul fatto che quella dei posti in deroga è un partita che l’attuale Governo sta sinora perdendo.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “la sentenza del Tar d’inizio anno, che ha imposto al Miur di rendere pubblica la consistenza dell'organico di sostegno in Sicilia, è anche un monito all’amministrazione centrale perché finalmente acquisisca quell'assunzione di responsabilità e renda effettiva la revisione degli organici nazionali, di cui non c’è stata traccia sino ad oggi. Solo cancellando gli oltre 50 mila posti in deroga e quella parte della Legge 128 del 2013 che ne impone una soglia minima si potrà infatti finalmente garantire la copertura del reale fabbisogno di docenti specializzati sul sostegno e quella maggiore continuità didattica che oggi, proprio sul sostegno, è solo un miraggio”.
Arriva dal Tribunale del Lavoro di Palermo una nuova vittoria tutta targata Anief che annulla il CCNI sulla mobilità nella parte in cui non attribuisce punteggio al servizio svolto nelle scuole paritarie. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief presso il Giudice del Lavoro se si sono dichiarati i servizi utili ai fini del ricorso nella domanda di mobilità.
Il giovane sindacato tutela i candidati che non sono stati ammessi agli scritti e rilancia i tre ricorsi al Tar del Lazio per consentire loro di accedere alle prove successive. Per partecipare, clicca qui
Riprendendo l’articolo sugli alunni con bisogni educativi speciali pubblicato da noi su ANIEF INFORMA, vogliamo oggi chiarire quali sono i compiti della scuola e dell’Ufficio Scolastico Provinciale (USP) su questo argomento
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