Il protocollo nazionale, che ha indicato entro il 20 aprile la data delle elezioni per individuare le Rappresentanze sindacali unitarie, è stato sottoscritto senza la firma della rappresentanza Cisal, cui Anief aderisce. La delegazione del sindacato autonomo ha abbandonato il tavolo contrattuale, proprio per non sottoscrivere un testo destinato a lasciare scoperte le amministrazioni scolastiche dai loro rappresentanti dei lavoratori, per almeno un mese ma probabilmente per anche più tempo. Il tutto, ricordiamo, senza alcuna copertura legislativa.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): È già pronta, a poche ore dal discutibile accordo, la prima diffida dal giovane sindacato che dopo trent'anni potrebbe sconvolgere gli equilibri della scuola con le sue 4mila liste già pronte: viene da chiedersi chi ha paura dell’Anief e dell'entrata del diritto nelle nostre 8mila scuole autonome. Chi ha paura di attuare una rivoluzione in arrivo per l’organizzazione scolastica? Siamo certi che le altre organizzazioni sindacali, da una parte, e il Governo, dall’altra, nei primi giorni di gennaio sapranno rispettare la legge e individuare una data certa. In caso contrario saremo costretti ad adire i tribunali con urgenza per non violare le prerogative irrinunciabili dei lavoratori e l'ordinario funzionamento dell'amministrazione. Tra i contratti che vogliamo rivedere ci sono pure quelli di istituto.
Chi volesse sostenere il sindacato per farlo diventare rappresentativo ne ha la possibilità, candidandosi con Anief alla prossima campagna RSU 2018: basta inviare on line la propria candidatura.
Arriva in Gazzetta Ufficiale il riparto del contributo di 75 milioni di euro, per l’anno 2017, a favore delle regioni a statuto ordinario e degli enti territoriali che esercitano le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali. Il finanziamento non ha nulla a che vedere con i docenti di sostegno, perché riguarda solo le professionalità che operano a supporto o nelle tante ore settimanali in cui gli alunni disabili rimangono soli, anche perché gli Usr continuano a mandare insegnanti specializzati per meno ore di quelle indicate dalle Asl.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Ci vorrebbe un cambiamento radicale. La situazione è talmente tanto complicata che bisognerebbe apportare modifiche corpose: nelle scuole disabili, familiari e docente di sostegno non fanno che lottare per i loro diritti. Noi siamo al loro fianco e ci battiamo per loro, da sempre. Poi, non è certo semplice la situazione delle 40mila cattedre di sostegno rimaste in organico di fatto: una costrizione anacronistica, nata in via provvisoria vent’anni fa e confermata nel tempo sino a diventare cronica. Il fatto che si tratti di cattedre vacanti a tutti gli effetti, peraltro in aumento, non importa a nessuno.
L'Anief continua a promuovere gratuitamente l'iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!”, finalizzata a promuovere ricorsi presso il competente tribunale amministrativo.
Negli ultimi 3 mesi circa 200mila docenti si sono registrati alla piattaforma ministeriale “Sofia” che ha la funzione di monitorare la crescita professionale degli insegnanti di ruolo e di creare lo storico degli aggiornamenti, scelti per la propria formazione. Attraverso l’anagrafica ed un codice personale si delinea una sorta di preziosa vetrina virtuale di tutte le risorse umane dell’istituzione scolastica nella quale sono presenti anche numerosi esercenti ed enti che offrono servizi specifici.
Se il testo della manovra non dovesse mutare, l’istruzione pubblica rimarrebbe in un mare di guai: da oggi, però, i deputati hanno la possibilità di accogliere le richieste rilanciate da chi conosce i problemi e le necessità del comparto. Le modifiche da attuare: estensione del concorso nazionale riservato ai ricorrenti 2011 per non invalidare la procedura del 2015 per diventare dirigente scolastico; offrire una meritata corsia preferenziale ai vicari; la riapertura delle GaE, il cui blocco quinquennale sta creando situazioni di estremo disagio e di cattedre scoperte, per non attendere la formazione delle nuove graduatorie regionali, le cosiddette Grame; la stabilizzazione dei posti in organico di fatto e su sostegno per docenti e personale Ata. E altre ancora. Qualora anche questi emendamenti non dovessero passare, il sindacato ha già pronta la via alternativa: promuovere nuovi e ancora più motivati ricorsi in tribunale.
Con alcune modifiche rispetto al testo approvato pochi giorni fa a Palazzo Madama, possono ancora essere approvati gli emendamenti che impedirebbero ai presidi delle nostre scuole di continuare ad essere coinvolti dalla giustizia penale in processi a loro carico per la sicurezza degli istituti scolastici da loro diretti, ma per i quali non hanno alcun potere di spesa e margine operativo a livello edilizio. Approvando le modifiche proposte, inoltre, sarebbe finalmente possibile cominciare a pagare i capi d’istituto con stipendi che si possano almeno assimilare ai compensi degli altri dirigenti pubblici.
Marcello Pacifico (presidente Udir): Nella legge di bilancio, a fronte di un aumento della retribuzione fissa, quella variabile ed accessoria si riduce. Quindi, se tutto va bene, il contratto recupererà la misera cifra di 292 euro; dunque mancano all’appello almeno 2.600 euro. Inoltre, nella manovra, ad oggi è previsto che quelle somme arriveranno ad intervalli di tempo piuttosto lunghi: dall’anno prossimo fino al 2021. È evidente che a queste condizioni non conviene affatto accettare il rinnovo del contratto, mentre potrebbe diventare molto più proficuo rivolgersi al giudice per rivendicare il mal tolto con tanto di interessi. Per questo motivo, è importante inviare la diffida in attesa di una nuova pronuncia della Consulta per interrompere la prescrizione.
La fase concorsuale del bando pubblicato sulla G.U. n. 90 prevede una prova preselettiva unica a livello nazionale nel caso in cui le candidature siano almeno tre volte superiori ai posti messi a bando. I candidati dovranno rispondere a 100 quiz che saranno estratti da una banca dati resa nota tramite pubblicazione sul sito del Ministero almeno 20 giorni prima dell’avvio della prova che sarà svolta al computer. Coloro che supereranno i test preselettivi potranno essere non più di 8.700 candidati: solo loro accederanno alla prova scritta e, eventualmente, a quella orale. Dopo questa seconda doppia verifica, rimarranno 2.900 candidati: sono quelli che parteciperanno al corso di formazione/tirocinio. Appena il 5% (145) sarà ammesso al corso di formazione con precedenza per effetto di ricorsi pendenti. Per Anief, invece, saranno molti di più: sette anni fa, quando si svolse l’ultimo concorso per dirigenti scolastici, centinaia di candidati inizialmente esclusi dal Miur in modo illegittimo furono accettati con riserva, poi sciolta. Nel corso del tempo, anche il Consiglio di Stato gli ha dato ragione, confermando la bontà del ricorso, tanto è vero che alcuni sono diventati presidi.
A questo scopo, il giovane sindacato mette a disposizione il modello cartaceo di partecipazione al concorso DS riservato ai ricorrenti, proprio per consentire a precari e neo immessi in ruolo di partecipare nuovamente, oltre ad avviare la procedura di adesione allo specifico ricorso predisposto dallo stesso sindacato autonomo. Tutti gli iscritti Anief, inoltre, possono usufruire di tariffe agevolate per l'iscrizione ai corsi di preparazione al concorso DS organizzati dall'Ente Eurosofia.
Condivise le proteste della categoria più ignorata dell’istruzione pubblica italiana: un quarto dell’organico dimenticato dalla Legge di Stabilità 2018, in dirittura d’arrivo; 6mila assunzioni rispetto a 24mila posti; nessun “potenziamento” del personale con la Legge 107/15; niente accesso ai bonus merito ocardper la formazione. Inoltre, concorsi interni riservati e profili bloccati da dieci anni; tagli a supplenze e sedi dimensionate, assenti le figure A1 e C. Ancora bloccata l’indennità di vacanza contrattuale, trattenuta 2,5% TFR, ricostruzioni di carriera senza pieno riconoscimento pre-ruolo, temporizzazione, stipendio iniziale ai supplenti.
Il giovane sindacato invita il personale a partecipare ai seminari Aniefe a protestare per un giorno: in programma altri 15 incontri a dicembre per collaboratori scolastici, Ata, dopo migliaia di adesioni riscontrate nell’ultimo anno. I Dsgaincontrano il presidente nazionale Marcello Pacifico il 15 dicembre a Palermo, nella sede nazionale Anief. Il sindacato s’impegna a cambiare il prossimo CCNL dopo laclass actionin tribunale su immissioni in ruolo ecarddocenti. Candidaticome RSU.
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