Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha affermato che sarà un momento importante “per garantire democrazia, responsabilità e partecipazione.
“Anche i docenti a tempo determinato, pur se titolari di supplenze brevi, hanno diritto alla retribuzione professionale docenti”: lo scrive il giudice del lavoro di Padova nell’accogliere il ricorso presentato dai legali Anief in difesa di un’insegnante che ha svolto “supplenze brevi e saltuarie negli anni scolastici 2017-2018 e 2018-2019” senza vedersi riconoscere un euro nello stipendio per la voce “Retribuzione professionale docente” invece accordati ai colleghi di ruolo e supplenti annuali.
Come tutti gli insegnanti con contratto annuale, anche i docenti di sostegno precari della scuola primaria hanno pieno diritto ad avere la Carta del docente utile all’aggiornamento professionale: lo ha ribadito il giudice del lavoro di Padova, nel dire “sì” alla richiesta dei legali Anief in difesa di una maestra di sostegno nell’ultimo anno di precariato prima di essere immessa in ruolo. Alla richiesta della docente, che nell’anno scolastico 2018/19 aveva svolto una supplenza annuale di 24 ore settimanali, su sostegno agli alunni con disabilità, in un istituto comprensivo di Padova, il giudice ha risposto positivamente poiché, ha spiegato nella sentenza, i giudici nazionali sono “tenuti ad assicurare ai singoli la tutela giurisdizionale che deriva dalle norme del diritto dell’Unione e a garantirne la piena efficacia” e quindi “debbono disapplicare, ove risulti preclusa l’interpretazione conforme, qualsiasi contraria disposizione del diritto interno (sentenza CGUE, C-177/10, Rosada Santana, punti da 46 a 56, cfr. Cass. n. 16096 del 9 giugno 2021)”.
“Come si poteva lasciare il più grande comparto pubblico italiano senza contratto di lavoro considerando l’impossibilità della parte pubblica a poter investire ulteriormente nel settore?”: lo chiede Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a tutti coloro che continuano a denigrare l’accordo sul Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019/2021, sottoscritto il 18 gennaio scorso tra quasi tutti i sindacati rappresentativi e l’Aran. “Poteva andare meglio – dice Pacifico – ma è anche vero che con quella firma abbiamo assicurato il raggiungimento di alcuni importanti risultati, ad iniziare dal riconoscimento dell’aumento di 8,4% per il compenso individuale accessorio, del 5,2% per la retribuzione professionale docenti e del 39,3% per i direttori dei servizi generali e amministrativi, oltre che benefici non indifferenti e scontati a livello di organizzazione scolastica”.
Ieri, 6 marzo 2024, le Commissioni permanenti del Senato della Repubblica si sono riunite a Roma per ascoltare le proposte ed i pareri dei rappresentanti di associazioni ed enti riguardo all'esame dell'atto del Governo n. 126, relativo al regolamento sul reclutamento del personale nel comparto dell'Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).
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