Applicazione art. 15 commi 5 e 6 CCNL EPR 2002-05. Bando 15/01/2021 e disposizione n.98/2003/PRES DEL 3/10/2023
Anief Epr in relazione alla procedura adottata per determinare le graduatorie dei vincitori ricorda che ai candidati è stato richiesto, nel bando in riferimento, di fornire l’elenco dei propri titoli in formato PDF non modificabile, senza peraltro fornire loro uno strumento omogeneo di trasformazione dei file.
Sono state rese pubbliche le 36 proposte di modifica del disegno di legge di bilancio presentate dall’organizzazione rappresentativa Anief per migliorare tutti i settori della Conoscenza, dalla Scuola all’Università passando per l’Afam e gli Enti di ricerca. Gli emendamenti al ddl di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, rivolti alle Commissioni di Palazzo Madama deputate a verificarli, presentano diverse sfaccettature: vanno dall’indispensabile incremento dei dipendenti alle immissioni in ruolo dei precari e alla loro parità di trattamento rispetto a chi è già di ruolo, dalle indennità per i lavoratori fuori sede alla fine dei vincoli per chi chiede di trasferirsi di sede. Tra le rivendicazioni del giovane sindacato c’ anche un'indennità di burnout per le categorie di lavoratori che risultano tra le più logorate, una “finestra” specifica per accedere anticipatamente alla pensione e il riscatto gratuito degli anni di studio universitari, il miglioramento del sostegno agli alunni con disabilità, in generale una maggiore tutela dei diritti del personale, anche quello impiegato in sedi non italiane. C’è anche spazio, tra le proposte, per l’equipollenza dei diplomi per i lavoratori dell’Afam, della valorizzazione del personale tecnico amministrativo degli Enti di ricerca e di interventi specifici per l’Università.
Sentenza record a Cosenza sulla Carta del docente da assegnare anche i precari: un insegnante con sette anni contratti annuali sottoscritti tra il 2016 e il 2023, che ha fatto ricorso con Anief, ha chiesto e ottenuto dal giudice 3.500 euro più interessi. Nella sentenza, il giudice di Cosenza ha ricordato che il Consiglio di Stato con sentenza n. 1842/2022 ha chiarito che “l’interpretazione di tali commi deve, cioè, tenere conto delle regole in materia di formazione del personale docente dettate dagli artt. 63 e 64 del C.C.N.L. di categoria: regole che pongono a carico dell’Amministrazione l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio” (così il comma 1 dell’art. 63 cit.)”.
Sulla Carta del docente ai precari si sta aprendo un ulteriore canale: i 500 euro vanno assegnati agli insegnanti precari, con tanto di interessi, non solo a chi svolge supplenze annuali e ora anche temporanee, come ha detto la Corte di Cassazione, a fine ottobre 2023, ma anche “riconosciuta in misura piena ai docenti che, in virtù del conferimento di plurime supplenze temporanee consecutive, prestino servizio continuativo sino al termine delle attività didattiche”. A decidere in questo modo è stato il tribunale di Verona, che ha sentenziato favorevolmente l’istanza proposta dai legali che operano per il sindacato Anief, condannando il Ministero a pagare al supplente 2.500 euro complessivi, per le cinque supplenze svolte tra il 2018 e il 2023, pure se con contratti non annuali ma temporanei.
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