Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha rilasciato un’intervista all’agenzia Italia stampa. A proposito di organico aggiuntivo, il sindacalista autonomo ha detto che “si parla tanto della necessità di un organico aggiuntivo, ma è confermato però solo per un altro mese. Si chiama in effetti organico Pnrr, ma sembra essersi perso per strada. Anief chiede certezze, soprattutto per quanto riguarda le risorse. Chiede anche di garantire l’utilizzo di questo organico per tutta la durata del progetto europeo che è finanziato per migliorare le nostre scuole”, ha concluso Pacifico.
Marcello Pacifico torna a parlare di precari, in questo caso a proposito degli aumenti che per i docenti di ruolo sono stati assegnati come una tantum a dicembre scorso per tutto il 2024 e che per i precari dovevano essere erogati mensilmente. Il leader Anief ne ha parlato ai microfoni dell’agenzia Italia stampa, sottolineando come il sindacato stia predisponendo un modello di diffida apposito.
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Privare il docente dell’aggiornamento professionale rappresenta un atto ingiustificato e discriminatorio: su questo non vi è più alcun dubbio. Per tale motivo quando si va dal giudice a chiedere di vedersi assegnare la Carta del docente degli ultimi 5 anni si hanno altissime possibilità di riuscita. Anche a Cosenza, la scorsa settimana, il giudice del lavoro - della “Sezione Controversie di lavoro” - ha dato piena ragione alla tesi dei legali Anief, assegnando all’insegnante precario tra il 2018 e il 2021 che ha presentato ricorso per ottenere i 1.500 euro che l’amministrazione gli aveva negato in modo illegittimo.
Si sono concluse oggi le prove scritte del concorso docenti Pnrr per selezionare quasi 30.000 nuovi insegnanti della scuola secondaria: dalle informazioni che giungono dalle sedi scolastiche dove si stanno ultimando gli scritti, viene confermata l’alta percentuale di ammessi all’orale, vicina al 90%, derivante dagli esiti delle sessioni svolte nei giorni passati, oltre che per la procedura della scuola dell’infanzia e primaria, contrassegnata da un’altissima disparità regionale nel confronto posti-candidati, che ha visto passare all’orale oltre l’80% dei partecipanti.
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