Pubblichiamo alcuni articoli su sindacati Confederali vengono messi all'angolo e si pentono.
Pubblichiamo alcuni articoli su sindacati Confederali vengono messi all'angolo e si pentono.
L'abolizione degli scatti di anzianità automatici nel pubblico impiego, frutto di un accordo siglato quattro anni fa, in piena recessione, provocherà danni economici pesanti in termini di adeguamento delle retribuzioni. Accade anche nella scuola, dove le maggiori confederazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil, denunciano che il congelamento degli aumenti farà perdere ad ogni lavoratore 8.500 euro.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir) non è convinto: " Senza una riforma seria dell'apprendistato, senza che sia reintrodotto l'obbligo formativo fino ai 18 anni, non credo si possa andare molto lontano". Continua a leggere
1) 10 febbraio 2015, il Giorno del Ricordo: commemorazione delle vittime delle Foibe.
Riportiamo la Nota n. 3029 del 3 febbraio 2015, con la quale il ministro Giannini invita le istituzioni scolastiche a promuovere iniziative con gli studenti per sensibilizzare e rinnovare la memoria della tragedia.
2) VII Edizione del TimeLine Film Festival
Segnaliamo il concorso di audiovisivi prodotti in ambito scolastico ed universitario. I video dovranno pervenire entro il 3 Marzo 2015.
3) Orientamento scolastico e lavorativo
A quasi un anno dalla emanazione delle Linee guida nazionali per l’orientamento permanente (21 febbraio 2014), la VII Commissione (Risoluzione Atto 386 approvata il 14 gennaio 2015) è tornata a sottolineare l’urgenza di questa attività scolastica.
A distanza di quattro anni dallo scellerato accordo che ha dato vita, di fatto, all’abolizione degli aumenti stipendiali automatici, Cgil, Cisl e Uil rivendicano stipendi dignitosi e la stabilizzazione di quei 100mila precari così invisibili da essere dimenticati per anni dalle stesse organizzazioni sindacali.
Marcello Pacifico (presidente Anief): siamo contenti che alla fine certi sindacalisti abbiano compreso la verità folgorati sulla via di Damasco. Rimane sempre da capire dove erano quando l’Anief rivendicava stipendi non più sotto l’inflazione e i diritti dei docenti precari: in piazza, davanti e dentro il Miur, nelle aule del Parlamento e nei tribunali, sempre per la salvaguardia dell’assunzione, delle ferie non godute, degli scatti di anzianità, dell’assegnazione delle mensilità estive. Oppure dove erano quando l’Anief combatteva e otteneva la presenza degli stessi precari nelle liste dei candidati in occasione delle prossime elezioni Rsu.
Pubblichiamo alcuni articoli su niente soldi, niente scuola il sabato: l'anno prossimo largo alla settimana corta? Confermate le 150mila assunzioni, ma non dei docenti fuori dalle graduatorie: in arrivo un'ondata di ricorsi e il Capo dello Stato la denuncia che aspettavamo: il diritto allo studio va salvaguardato abbattendo la dispersione.
1) I ritardi nelle retribuzioni delle supplenze brevi e saltuarie del personale scolastico
Riportiamo parzialmente, da due Messaggi inoltrati, il 3 febbraio u.s. a “Utenti NoiPA”, dal MEF - Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi.
2) Concorso Nazionale: “Un ospedale con più Sollievo”
Gli elaborati dovranno essere spediti entro e non oltre il 27 aprile 2015.
3) Nel Maggio prossimo, la settimana nazionale della musica a scuola
Dall’11 al 17 maggio, in ogni parte d’Italia, su sollecitazione del MIUR, le scuole organizzeranno iniziative volte a presentare, alle comunità territoriali, esperienze musicali svolte nel corrente a.s. In questìottica, l’istituto Comprensivo “A. M. Ricci” di Rieti organizza, dall’11 al 17 maggio 2015, la Rassegna Nazionale delle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale.
Le ultime notizie che giungono dalle istituzioni su coloro che verranno immessi in ruolo indicano clamorosamente escluse alcune decine di migliaia di docenti regolarmente abilitati ma considerati di serie B perché non inseriti nelle GaE. Il sindacato su questo punto non transige e si sta spendendo sia sul fronte parlamentare che su quello della giustizia, forte della sentenza della Corte di Giustizia europea del 26 novembre scorso. Anche su questo punto, si parlerà sabato a Milano un convegno del Mida Precari.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): è arrivato il momento di rispettare la Costituzione e il diritto comunitario nonché la professione di migliaia di italiani che ancora credono nell’alto valore dell’educazione e dell’insegnamento.
1) Insegnamento della lingua straniera nella Scuola dell'Infanzia
Non può meravigliare la particolare sensibilità del ministro Giannini per l’avviamento precoce degli alunni all’apprendimento delle lingue straniere; si parla di introdurlo nelle classi terminali della scuola elementare.
2) Concorso Nazionale: "Dalla Resistenza alla Cittadinanza Attiva"
Indetto dal MIUR e dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, in collaborazione con Presidenza del Consiglio dei Ministri e Istituto Nazionale sul Movimento di Liberazione, è rivolto alle scuole di ogni ordine e grado
3) Concorso Nazionale: “Il paesaggio: Leggi, guarda, pensa, posta”
E’ indetto dall’Istituto della Enciclopedia Treccani e dal MIUR, per gli studenti degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado
A seguito dei tagli della Legge di Stabilità 2015 agli enti locali, il presidente della Provincia di Vicenza scrive ai presidi: per via degli “scarni bilanci lasciati a nostra disposizione dalla Stato” sarebbe opportuno fare un giorno di scuola in meno per “risparmiare sulle spese di funzionamento e sui costi del trasporto pubblico locale”. Però dagli uffici periferici del Miur giungono indicazioni diverse: solo pochi giorni fa l’Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna ha chiesto a dirigenti ed enti locali di avviare le lezioni fino al venerdì solo per “specifiche, motivate, diffuse e condivisibili esigenze dell'utenza, tese a migliorare l'efficienza e l'efficacia del servizio scolastico, ma non per risparmi di spesa”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): il sacrificio di un giorno di scuola farebbe risparmiare 720 milioni di euro l’anno. E ai presidi non dispiacerebbe, visto che i contratti collettivi nazionali firmati dai sindacati rappresentativi nell’ultimo biennio hanno dimezzato il fondo d’istituto.
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