Per 70mila nuovi da selezionare rispetto agli attuali 60mila che riceveranno arretrati. Aumenti complessivi da 46 € fino a 138 € mensili per un organico complessivo in servizio del 70%
Sono gli insegnanti i primi a rendersi conto della modestia dei loro stipendi: lo dice una ricerca dell’Eurispes dalla quale emerge che quasi il 90% dei docenti interpellati sostiene che la retribuzione mensile è insoddisfacente. Con il 2° Rapporto sulla Scuola e l’Università, pubblicato da Giunti Scuola, l’istituto di ricerca rivela una profonda insoddisfazione tra gli insegnanti, che parte dagli investimenti nell’istruzione e arriva alle condizioni retributive. Dalla ricerca, sintetizzata dalla stampa specializzata, emerge che l’87% dei docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado, l’88% degli insegnanti delle scuole superiori, e il 90,2% dei professori universitari ritengono che gli investimenti in istruzione siano inadeguati. Circa il 90% dei docenti delle scuole esprime invece insoddisfazione per il proprio trattamento economico, una percentuale che si attesta al 65% tra i professori universitari.
Le pressioni del sindacato Anief producono ancora una volta risultati importanti per i lavoratori della scuola: l’emendamento al decreto Milleproroghe che prevede l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia posticipato di un anno, dal 2024 al 2025, potrebbe essere riformulato per fare spazio ad una modifica condivisa avanzata da Fratelli di Italia per permettere nelle prossime settimane la riapertura “naturale” così come previsto dal regolamento. La “finestra” immediata consentirebbe anche l’inserimento in graduatoria a chi è sprovvisto di certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale prevista dal nuovo CCNL 2019-21 che poi dovrà acquisire entro un anno: si consentirebbe loro, scrive oggi la stampa specializzata, “l’inserimento con riserva da sciogliere poi entro un anno, soluzione già prevista dal CCNL per chi ha svolto servizio”.
Le pressioni del sindacato Anief producono ancora una volta risultati importanti per i lavoratori della scuola: l’emendamento al decreto Milleproroghe che prevede l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia posticipato di un anno, dal 2024 al 2025, starebbe per essere stralciato per fare spazio ad una modifica condivisa per permettere nelle prossime settimane la riapertura “naturale” così come previsto dal regolamento. La “finestra” immediata consentirebbe anche l’inserimento in graduatoria a chi è sprovvisto di certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale prevista dal nuovo CCNL 2019-21 che poi fornirà tra un anno: si consentirebbe loro, scrive oggi la stampa specializzata, “l’inserimento con riserva da sciogliere poi entro un anno, soluzione già prevista dal CCNL per chi ha svolto servizio”.
Perché un precario della scuola amministrativo, tecnico o ausiliario deve essere precario ogni mese in busta paga di una somma, da ricondurre al “Compenso individuale accessorio”, che varia tra i 66,90 euro a 73,70 euro? A chiederlo da qualche tempo ai giudici sono diversi supplenti che non intendono piegare la testa e che attraverso i legali Anief ottengono le somme sottratte in modo illegittimo da una norma sbagliata recuperando anche gli interessi dovuti. L’altro ieri a dare seguito alla linea Anief è stato anche il giudice del lavoro di Trapani che ha condannato il Ministero a fare avere al dipendente precario Ata – una collaboratrice scolastica che negli anni 2020/21 e 2021/22 ha sottoscritto dei contratti a tempo determinato per supplenza breve - “673,73 euro lordi, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria dalla decorrenza dei crediti fino al saldo”.
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