Erano troppi anni che le prestazioni aggiuntive svolte dai docenti e dal personale Ata erano ferme: con l’approdo dell’Anief nelle trattative all’Aran, finalizzate a trovare un punto d’incontro con l’amministrazione per definire il rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria, è stato stabilito l’aumento in pianta stabile, pari al 10% delle somme sinora assegnate, delle retribuzioni relative alle ore aggiuntive che svolgono nelle scuole i docenti e il personale ATA. Arrivare al 10% non è stato semplice, perché l’amministrazione aveva proposto meno delle metà di aumenti rispetto a quello che poi è stato raggiunto il 18 gennaio scorso con la firma sul contratto collettivo nazionale Istruzione, Università e Ricerca 2019/21.
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La Carta del docente va pure agli insegnanti supplenti, come previsto dal contratto collettivo di lavoro. A ribadirlo è il Tribunale di Treviso, che una settimana fa ha risposto positivamente al ricorso formulato dai legali del sindacato Anief in difesa di un insegnante che per due annualità tra il 2020 e il 2022, con scadenza sempre 30 giugno, ha svolto supplenze annuali senza ricevere il bonus per l’aggiornamento: a fargli avere i 1.000 della Carta del docente è stata adesso l’Aula di giustizia, con tanto di motivazioni e precedenti che condannano ancora una volta l’amministrazione anche al pagamento delle spese processuali.
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