Domani, venerdì 21 luglio, avrà luogo un importante incontro che vede promotore Anief, giovane sindacato oggi rappresentativo, nato nel 2008. Tanti sono i successi dell’associazione sindacale, che nel 2019 contava 48.691 iscritti mentre oggi ne conta 53.892. La sede nazionale del sindacato è sita a Palermo, in Via del Celso, 49.
Nell’ultimo periodo, per effetto del Pnrr il legislatore è intervenuto diverse volte sui rapporti di lavoro, sulla formazione del personale e sui compensi da dare al personale della scuola: gli stessi diritti, di insegnanti e personale Ata, stati riportati in contrattazione grazie all’approdo dell’Anief al tavolo dell’Aran. A ricordarlo è stato il suo presidente, Marcello Pacifico, rivolgendosi a centinaia di delegati e al consiglio nazionale riuniti a Terrasini, vicino Palermo, dove è in corso di svolgimento la Scuola estiva del giovane sindacato rappresentativo, la prima dopo la pandemia da Covid.
Non dare la Carta annuale del docente ai precari significa non applicare la direttiva UE 1999/70, gli degli articoli 3, 35 e 97 della Costituzione, oltre che procedere con erronea applicazione dell’art. 282 del D. Lgs. n. 297/94, degli artt. 29, 63 e 64 del C.c.n.l. del 29/11/2007, nonché dell’art. 2 del d. lgs. n. 165/2001. A sostenerlo è il Tribunale di Rovigo, che, sollecitato a maggio dai legali Anief, il 18 luglio ha condannato il ministero dell’Istruzione e del Merito ad assegnare 2.500 ad una docente che ha svolto supplenze annuali, presso scuole primarie e istituti comprensivi, negli anni scolastici 2018/19, 2019/20, 2020/21, 2021/22 e 2022/23. La sentenza favorevole al docente supplente difeso dall’Anief arriva dopo quelle espresse dalle aule giudiziarie di Treviso, Trani , Velletri, Venezia. E anche di Udine, dove il giudice ha detto che la card annuale da 500 euro va anche ai “docenti a tempo determinato (come gli appellanti), così colmandosi la lacuna previsionale dell’art. 1, comma 121, della l. n. 107/2015, che menziona i soli docenti di ruolo”.
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