La pandemia da Covid ci ha insegnato che la didattica a distanza è una risorsa preziosa in circostanza di forza maggiore che obbligano gli studenti a non frequentare la scuola: tutti i docenti l’hanno portata avanti, perché però solo quelli di ruolo hanno potuto contare sul bonus annuale della formazione di 500 euro? A farlo notare è stato il giudice del lavoro del Tribunale di Treviso che ha per questo motivo assegnato 5 annualità di Carta del docente, ad un’insegnante, pari a 2.500 euro. Nella sentenza, emessa il, si legge che “la Corte di Giustizia sez VI n.450 del 18/5/22 a seguito di domanda pregiudiziale ex art. 267 TFUE ha ritenuto che la carta docenti rientri tra le “condizioni di impiego” di cui alla clausola 4 accordo quadro in quanto indennità versata per sostenere la formazione continua dei docenti che è obbligatoria anche per i docenti non di ruolo, valorizzando, altresì, il dl 22/20 che, in relazione all’emergenza Covid, nel prevedere la didattica a distanza, ha ricordato che i docenti per potevano acquistare i supporti tecnologici necessari mediante “le risorse di cui alla Carta” ex art. 1 comma 121 L.107/15”.
Stamani, presso la Camera dei deputati, Anief è stata audita presso le Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XI (Lavoro) su DL 75/2023 - PA Bis. Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato, ha sottolineato come la scuola abbia bisogno “di un organico aggiuntivo di personale docente educativo e Ata per attuare il PNRR, di soluzioni per integrare le graduatorie del concorso straordinario; di reintegrare il personale docente licenziato che ha superato l'anno di prova, e di interventi per garantire l'accesso in sovrannumero dei percorsi abilitanti di 30 CFU al personale docente di ruolo, precario con 36 mesi di servizio, ingabbiato”.
Assegnare il Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante non ai Comuni, ma direttamente alle scuole; confermare il supporto psicologico e pedagogico-educativo, come in emergenza sanitaria, facendolo coordinare dagli Uffici Scolastici Regionali e dagli Ordini degli Psicologi regionali e dalle associazioni dei Pedagogisti ed Educatori; allargare il supporto e la consulenza degli esperti anchedi docenti epersonale ATA conla possibilità di accedere volontariamente a consulti individuali e ricorrenti per ricevere il necessario supporto psicologico sul luogo di lavoro. Sono i temi indicati oggi dalla delegazione Anief, ricevuta in audizione presso la settima Commissione per discutere il miglioramento del disegno di legge n. 28 “Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante”.
Il CdM ha approvato il Decreto PA che determina le nuove prove concorsuali per i concorsi riservati ai docenti precari.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.