Sulla Carta del docente la Cassazione lo scorso ottobre con la sentenza n. 29961/2023 è stata chiarissima: va assegnata anche a tutti i supplenti con supplenza fino al termine dell’anno scolastico. L’estensione vale anche per tutti i docenti precari impegnati sul sostegno pur non avendo la specializzazione. A sostenerlo è ora il Tribunale di Verona, che nell’accogliere la richiesta dei legali Anief, in difesa di un’insegnante supplente nell’anno scolastico 2022/2023 su cattedra di sostegno, ha condannato il Ministero ad assegnargli i 500 euro annuali pur se sprovvisto della specializzazione in didattica speciale.
Erano troppi anni che le prestazioni aggiuntive svolte dai docenti e dal personale Ata erano ferme: con l’approdo dell’Anief nelle trattative all’Aran, finalizzate a trovare un punto d’incontro con l’amministrazione per definire il rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria, è stato stabilito l’aumento in pianta stabile, pari al 10% delle somme sinora assegnate, delle retribuzioni relative alle ore aggiuntive che svolgono nelle scuole i docenti e il personale ATA. Arrivare al 10% non è stato semplice, perché l’amministrazione aveva proposto meno delle metà di aumenti rispetto a quello che poi è stato raggiunto il 18 gennaio scorso con la firma sul contratto collettivo nazionale Istruzione, Università e Ricerca 2019/21.
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