Cambia la formazione del personale scolastico: grazie al nuovo contratto, appena entrerà in vigore dopo la sottoscrizione, sarà sempre retribuita se fuori dall'orario di servizio. Lo ricorda il sindacato Anief, che lo scorso 14 luglio ha posto la sua firma sull’ipotesi di Ccnl Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 che dal 7 settembre sarà ulteriormente definito attraverso l’avvio della sequenza contrattuale. La formazione retribuita è l’ennesimo successo centrato dal giovane sindacato, dopo che nei mesi scorsi la stessa Anief aveva denunciato, proprio sulla materia dei mancati diritti in ambito di formazione del personale, la violazione della Direttiva europea 88/2003 sull'organizzazione dell'orario di lavoro per lo sfruttamento degli insegnanti italiani: per questo motivo, il giovane sindacato aveva promosso anche un primo ricorso contro la Circolare relativa alla partecipazione a costo zero per lo Stato della formazione degli insegnanti curriculari sulla tematica di sostegno, fino a criticare la mancata retribuzione del periodo di prova.
È stata presentata oggi ai sindacati la bozza di decreto per l’avvio della procedura prevista dal D.L. 69/2013 (art. 58 c. 5-septies) per l’assunzione sui posti ancora residui dei lavoratori ex LSU, gli ex lavoratori socialmente utili in possesso dei requisiti che non hanno potuto partecipare in precedenza alla procedura selettiva per mancata emanazione del bando nella provincia di appartenenza: saranno ammessi alla procedura i candidati in possesso di diploma di scuola secondaria di primo grado conseguito alla data di scadenza del termine di presentazione domande (8 settembre) che abbiano svolto, per almeno 5 anni anche non continuativi, a partire dall’anno 2000 - devono essere inclusi gli anni 2018 e il 2019 - servizi di pulizia e ausiliari presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, in qualità di dipendente a tempo determinato o indeterminato di imprese titolari di contratti per lo svolgimento di tali servizi.
“Dice bene oggi il ministro Giuseppe Valditara quando si dichiara pronto nei prossimi anni ad assorbire in organico di diritto i posti in deroga sul sostegno agli alunni con disabilità”: così replica Marcello Pacifico alle dichiarazioni odierne del ministro dell’Istruzione e del Merito sulla volontà di trasformare i posti ‘in deroga’ su sostegno (assegnabili solo a supplenza con scadenza 30 giugno) in cattedre di diritto, in particolare quando Valditara dice che “dovremo impegnarci nei prossimi anni per un piano di progressivo assorbimento di questi posti nella pianta organica, cosa che ci permetterà di utilizzarli per le nomine in ruolo riducendo ulteriormente il precariato”.
Dal prossimo 1° settembre migliora la vita di 80 mila supplenti annuali e dei neo-immessi in ruolo: le novità normative sono contenute nella Legge n. 103 pubblicata nella Gazzetta ufficiale di ieri, 10 agosto, e sono una conseguenza naturale dell’ampio contenzioso promosso da Anief sulle due materie. La prima norma è sulla Carta dei docenti da 500 euro l’anno, accessibile ora anche i supplenti annuali ma solo se con termine del contratto 31 agosto; la seconda è sulla ricostruzione di carriera, da realizzare da settembre su tutto il periodo di precariato, senza più limitazioni, ma con la cancellazione dell’anno completo dopo 180 giorni di servizio.
“Non è possibile che un giovane lavori tutta la vita, fino a 74 anni, per avere il 60% dell’ultimo assegno”: a dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante un’intervista rilasciata alla rivista online Orizzonte Scuola. Il sindacalista autonomo ha voluto in questo modo commentare la ricerca prodotta dal Consiglio Nazionale dei Giovani con Eures sulle future pensioni degli attuali lavoratori under 35: il lor pensionamento potrebbe slittare spaventosamente in avanti, di altri 7 anni rispetto ai 67 attuali, con assegni mensili di quiescenza di poco superiori ai 1.000 euro.
“Non si può condannare un diplomato Isef, che può fare ancora oggi il supplente, negandogli la partecipazione al concorso. Per noi è un’esclusione assurda: devono poter partecipare almeno per l’abilitazione. Per questo abbiamo aperto un contenzioso”. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, torna sui motivi che hanno portato il suo sindacato ad impugnare il D.D.1330 del 4 agosto 2023 che a sorpresa non permette ai diplomati ISEF di presentare domanda per partecipare al concorso per insegnanti di educazione motoria alla primaria con oltre 1.700 posti da assegnare.
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