Sulla Carta del docente, “la previsione che limita la platea dei destinatari ai soli assunti a tempo indeterminato è stata recentemente ritenuta contraria ai precetti costituzionali dal Consiglio di Stato (v. sentenza 1842/2022), venendo a creare un’ingiustificata discriminazione tra i docenti di ruolo, la cui formazione è obbligatoria, permanente e strutturale, e i docenti non di ruolo, per i quali non vi sarebbe alcun sostegno economico alla formazione. “Un tale sistema – afferma il Consiglio di Stato - collide con i precetti costituzionali degli artt. 3, 35 e 97 Cost., sia per la discriminazione che introduce a danno dei docenti non di ruolo (resa palese dalla mancata erogazione di uno strumento che possa supportare le attività volte alla loro formazione e dargli pari chances rispetto agli altri docenti di aggiornare la loro preparazione), sia, ancor di più, per la lesione del principio di buon andamento della P.A.”. A scriverlo, nella sentenza 1560/2022, è stato il Tribunale di Venezia: quel testo è stato ripreso alcuni giorni fa, il 5 luglio, da un altro giudice dello stesso Tribunale Veneto per motivare l’assegnazione di 2.000 euro assegnati ad una precaria che negli anni scolastici 2017/2018, 2018/2019, 2019/20, 2020/21 aveva svolto delle supplenze.
Chiudere definitivamente il rinnovo contrattuale 2019/2021 presso l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni: è l’intenzione con cui domani e dopodomani mattina prenderà il via il confronto Aran-Sindacati sulla parte normativa del CCNL Istruzione, Università e Ricerca, più una sezione economica aggiuntiva, che si trascina da troppo tempo visto che verrà sottoscritto ben oltre l’arco di competenza. “Ci accingiamo a vivere una riunione all’Aran no stop con diversi aspetti ancora da affrontare e definire che riguardano da vicino le carriere del personale della scuola: in generale, chiederemo di eliminare il meccanismo della ‘temporizzazione’ che penalizza i lavoratori, considerando che le novità previste sulla ricostruzione di carriera nel DL Salva-Infrazioni è un passo avanti ma non esaustivo”.
Se si vuole valorizzare il personale servono risorse ulteriori per la contrattazione integrativa: lo ha ricordato oggi il sindacato Anief al ministero dell’Istruzione e del Merito durante la prima riunione per la sottoscrizione dell’ipotesi Mof 2022/23: il “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” utilizzato dalle scuole per pagare i compensi accessori di docenti e personale Ata, come previsto dall’articolo 40 del CCNL Istruzione e Ricerca.
Sono arrivati al “mittente” gli emendamenti suggeriti da Anief alla Camera per migliorare il decreto legge PA2 e trovare una soluzione ai problemi della scuola e che mettono a forte rischio la funzionalità del prossimo anno scolastico: quando: i deputati della I e XI Commissione di Montecitorio hanno recepito le richieste di modifica del decreto e nei prossimi giorni, in settimana, esamineranno le importanti richieste. Tenendo anche conto che dal primo partito di maggioranza, Fratelli d’Italia, è giunta la volontà di forte interesse per tali modifiche. A seguire, dopo l’esame di verifica, si passerà all’ammissibilità degli emendamenti al decreto, quindi alla votazione finale per ognuno.
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