Sindacati rappresentativi e parte pubblica sono ferme a quello che l’Anief sostiene dalla scorsa estate: l’aumento del 3,48% per il 2018, pure da marzo anziché del 1° gennaio, tralasciando i miserevoli arretrati per il biennio 2016-2017, arriva a coprire in media non più di 70 euro per docenti e Ata. Considerando che moltissimi dipendenti della scuola percepiscono compensi ridotti, non superiori ai 25mila euro, per loro la maggiorazione sarà quindi ben lontana dai famigerati 85 euro. Anche la richiesta, caldeggiata da alcuni sindacati rappresentativi, di trasferire i bonus previsti dalla Legge 107/2015, relativi al merito annuale e all’aggiornamento professionale, si traduce in un loro auspicio (peraltro molto discutibile, visto che i 500 euro annui oggi netti si dimezzerebbero per via della tassazione) lontano dal compiersi. Nulla di fatto anche per i diplomati magistrale, con la parte pubblica che prende tempo per decidere sul da farsi.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Ancora una volta i sindacati rappresentativi sono vittime di loro stessi. Prima sottoscrivono, suonando la fanfara, accordi preliminari senza la dovuta accortezza. Poi, a distanza di tempo, prendono le distanze da quei documenti, rivendicando punti sino a quel momento non trattati ma evidentemente sollecitati dalla base, da chi vive la scuola tutti i giorni e conosce da vicino quali sono le necessità da includere in un contratto finalmente adeguato alla categoria. Per i diplomati magistrale, viene da chiedersi cosa avrebbero dovuto fare, dal momento in cui l’amministrazione ha improvvisamente deciso di cambiare le carte in tavola, tirandoli fuori da quelle graduatorie utili ad essere assunti a tempo indeterminato, come hanno fatto i loro compagni di banco per anni e come del resto ha confermato lo stesso Consiglio di Stato accogliendo un alto numero di ricorsi presentati per la medesima motivazione. Rimane quindi confermato lo sciopero Anief dell’8 gennaio, al ritorno dalle vacanze, con annessi sit-in in diverse città.
Chi vuole può dare la propria disponibilità a candidarsi come Rsu Anief, compilando on line la scheda sul portale Anief (clicca qui per accedere).
Tutti gli interessati possono inviare da subito il modello di diffida predisposto dall’Anief, per recuperare almeno 270 euro di aumento.
Il 29 dicembre si è conclusa la fase di presentazione delle domande per la partecipazione al bando per diventare Dirigente scolastico: più di 39.264 domande presentate, di cui 35.044 effettivamente pervenute. Si tratta del primo concorso per l’assunzione di dirigenti scolastici dopo oltre sei anni di attesa e le notevoli polemiche sollevate dall'ultimo concorso del 2011. Un dato rilevante è l'età media delle candidate e dei candidati: è di 49 anni. La Regione nella quale sono state presentate più domande è la Campania (7.039), seguita da Sicilia (5.595), Lazio (3.887), Puglia (3.719) e Lombardia (3.051).
ROMA, 3 GEN - Le vacanze natalizie potrebbero allungarsi di un giorno per alcuni. Lunedì prossimo, 8 gennaio, data in cui suona la prima campanella del nuovo anno dopo la pausa delle festività, è, infatti, in calendario uno sciopero dei docenti della scuola Primaria e dell'Infanzia con una manifestazione nazionale a Roma davanti al ministero dell'Istruzione. La protesta è stata indetta, a ridosso di fine anno, dai Cobas, insieme ad altre organizzazioni di base, contro quella che viene definita la "vergognosa" sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali. "Questa sentenza - ha spiegato nei giorni scorsi il leader dei Cobas, Piero Bernocchi - pone drammatici problemi, professionali e umani, ai diplomati magistrali. Molti di loro hanno avuto nomine annuali dalle Gae (graduatorie a esaurimento), in diversi sono già stati immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un'interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia". Domani è stato fissato un incontro al ministero dell'Istruzione per trovare una soluzione. Le organizzazioni sindacali rappresentative "non dovranno accontentarsi - esorta alla vigilia del confronto Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - di una possibile fase transitoria da introdurre anche per il personale dell'infanzia e della primaria: sarebbe comunque un'ingiustizia, perché l'unica strada percorribile è che tutti i diplomati magistrale iscritti con riserva nelle Gae (graduatorie a esaurimento) siano confermati nei ruoli, subito, a tempo indeterminato e determinato, anche attraverso la riapertura delle Gae per tutto il personale in possesso di abilitazione". La vicenda è complessa. Dopo il pacchetto di assunzioni per l'anno scolastico 2017-18, nelle graduatorie a esaurimento di infanzia e primaria risultano iscritti con riserva circa 43.600 docenti. Quando arriverà la sentenza di merito torneranno, se sarà loro sfavorevole (ed è probabile che lo sia visto che il Cds riconosce che il titolo di diploma magistrale è abilitante, ma non dice che debba garantire l'accesso diretto alle Graduatorie a esaurimento, che costituiscono corsia preferenziale per l'assunzione) nelle Graduatorie di istituto. Non saranno licenziati perché già ora, dalle Gae - spiegano addetti ai lavori - finché non vengono assunti fanno i supplenti. Chi rischia davvero il posto però sono i circa 5.000 già assunti, una parte dei quali, tuttavia, ha avuto sentenze, positive, passate in giudicato. Quindi non tutti dovranno andare via ma solo quelli le cui sentenze di merito saranno negative. (ANSA).
Mentre l’Anief ha organizzato uno sciopero specifico della categoria insieme a Saese e Cub, con la partecipazione di Cobas e Unicobas con manifestazione nazionale presso Viale Trastevere, i sindacati rappresentativi sono stati invitati a un primo tavolo politico sulla questione: se la proposta dell’amministrazione non sarà soddisfacente, la contestazione assumerà dimensioni sempre maggiori. Nel frattempo, tutte le RSU delle scuole italiane confermano lo stato di agitazione. Parallelamente, vanno avanti tutte le iniziative giudiziarie avviate dall’Anief presso le corti europee e nazionali per superare la sentenza della plenaria.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): Domani le organizzazioni sindacali rappresentative non dovranno accontentarsi di una possibile fase transitoria da introdurre anche per il personale dell’infanzia e della primaria: sarebbe comunque un’ingiustizia, perché l’unica strada percorribile è che tutti i diplomati magistrale iscritti con riserva nelle GaE siano confermati nei ruoli, subito, a tempo indeterminato e determinato, anche attraverso la riapertura delle GaE per tutto il personale in possesso di abilitazione. Qualora non siano raggiunti questi obiettivi minimi, invitiamo tutti i sindacati rappresentativi a convergere unitariamente sullo sciopero dell’8 gennaio e a continuare le battaglie giudiziarie, attraverso un coordinamento dei nostri studi legali.
Con il nuovo anno, hanno preso subito il via le trattative tra Miur e sindacati rappresentativi per il rinnovo contrattuale della Scuola e di tutto il comparto della Conoscenza: dopo quasi un decennio di fermo, l’Aran, su richiesta di un Governo più interessato alla campagna elettorale che al bene dei dipendenti pubblici, vuole chiudere nel volgere di pochissimi giorni. Con i sindacati rappresentarvi tutt’altro che contrariati. Anief invita a fermarsi e a riflettere, perché non ci sono le basi per chiudere l’accordo in così poco tempo: non si può partire dagli 85 euro dell’intesa del 30 novembre 2016 presso la Funzione Pubblica, firmata da Cgil, Cisl, Uil, con aumenti del 3,48%, peraltro solo dal 2018. Per non parlare della confermata linea discriminatoria che ha caratterizzato il rapporto della parte pubblica con i lavoratori della scuola degli ultimi anni.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Si deve piuttosto ripartire dallo sblocco dell’indicizzazione dell’indennità di vacanza contrattuale: in questo caso, gli incrementi sarebbero ben più sostanziosi, pari a + 4,26 dal 2016. Da riscrivere sono anche le norme sulla progressione di carriera dei supplenti, la ricostruzione di carriera per il personale di ruolo e dei neo-assunti. Un buon contratto non può prescindere da questi tre elementi essenziali. Se le condizioni sono quelle dell’Intesa del 30 novembre 2016, allora è meglio fermarsi. Anche perché fra pochi mesi sarà certificata, dopo quasi trent’anni di stallo, la rappresentatività di un nuovo sindacato, il nostro, che vuole porre ai tavoli proprio questi elementi fondamentali. Con le elezioni RSU che si avvicinano, l’ufficialità della data che dovrebbe scaturire dall’incontro specifico programmato per il 10 gennaio, è ancora possibile candidarsi nelle liste Anief per poter cambiare anche i contratti d’istituto.
È possibile offrire la disponibilità alla propria candidatura Rsu compilando on line la scheda sul portale Anief (clicca qui per accedere).
Infine, tutti gli interessati possono inviare da subito il modello di diffida predisposto dall’Anief per recuperare almeno 270 euro di aumento.
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