Il decreto varato a fine dicembre conferma poi le borse di studio per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica ed estende le scadenze per i lavori di edilizia scolastica e per i concorsi da professore associato nelle università.
Il decreto varato a fine dicembre conferma poi le borse di studio per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica ed estende le scadenze per i lavori di edilizia scolastica e per i concorsi da professore associato nelle università.
Sul corso-concorso per dirigenti scolastici
Rispetto al programma, il decreto di indizione sarà emanato con 3 mesi di ritardo: lo ha stabilito (24 dicembre scorso) il Consiglio dei Ministri, nel Decreto Milleproroghe pubblicato in GU a fine anno.
Lancia l’hashtag #iocambiolascuola e riparte con i seminari di formazione sulla legislazione scolastica per dibattere sulla riforma. Il presidente Pacifico, impegnato come relatore, visiterà più di 30 città già a partire dal mese di gennaio 2015. Questa settimana assemblee a Milano (8 gennaio), Verbania (9 gennaio), Verona e Trento (10 gennaio). Il 21 gennaio, invece, il presidente Anief sarà a Torino. Di fronte alla volontà di procedere rapidi su stato giuridico e merito c’è bisogno di un nuovo sindacato, forte, che sia anche rappresentativo e portavoce delle istanze del personale della scuola, da valorizzare e non più da mortificare. Per questo è importante il tuo contributo. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Anche con TFA, PAS, SFP, Diploma magistrale, all’Estero, nonché precari AFAM con 360 giorni. Richiesta l’assunzione dei ricercatori a tempo indeterminato. Non si deve sempre ricorrere in tribunale per ottenere giustizia. La sentenza della CGUE è un monito: è arrivato il momento che il legislatore rispetti la Costituzione, garantisca la parità di trattamento tra cittadini nell’accesso al pubblico impiego, osservi i principi di ragionevolezza, buon andamento e merito, rispetti la normativa comunitaria. Prorogato il congelamento e il rinnovo CNPI.
1) Concorso di economia, per studenti delle scuole secondarie di secondo grado
Fino al 15 febbraio p.v. le scuole secondarie di secondo grado possono iscrivere un gruppi di alunni al concorso nazionale “EconoMia” che ha per tema: “Mobilità sociale”.
2) Ricerca di professionalità interne ed esterne al Miur funzionali all’attuazione di progetti comunitari ERANET e CSA
Il MIUR - Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca ha attivato (Direttiva prot. n. 4677 del 29 dicembre 2014) una procedura finalizzata alla individuazione delle figure professionali necessarie.
3) La giurisdizione sui ricorsi in materia di assegnazione delle ore di Sostegno è del giudice ordinario
Questi deve giudicare con riferimento alla tutela del diritto soggettivo dell’alunno all'integrazione scolastica. Lo hanno deciso le Sezioni unite della Corte di cassazione.
4) Il rapporto numerico tra docente di Sostegno e alunni disabili
Riportiamo dalla nota (29.12.2014) con cui Tutto scuola segnala con vigore il fatto che il rapporto 1 a 2, docente discenti, non sia applicato uniformemente tra le regioni. Si intende ! Le regioni nelle quali mettere in riga i conti sono quelle meridionali che ne hanno vantaggio.
Focus del sindacato sulla Legge 190/2014, entrata in vigore dal 1° gennaio 2015: si confermano tutti i tagli già inclusi nel precedente documento del Governo “La Buona Scuola”, non a caso citato tre volte. Il miliardo iniziale di finanziamento per assunzioni e formazione, studentesca e del personale, non minimizza i provvedimenti nefasti che danneggeranno il personale e gli studenti: dal blocco degli stipendi dei dipendenti fino al 2015, di fatto al 2018, alla riduzione di spesa al comparto superiore al 1 miliardo; dalla sparizione della figura del vicario del preside al ridimensionamento del personale distaccato; dal grave taglio delle supplenze brevi alla perdita di altri 2.020 Ata. La politica dei tagli ad oltranza tocca anche gli atenei pubblici, l’Afam e gli Enti di ricerca.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir):se la stabilizzazione di 150mila precari è dovuta alla recente sentenza della Corte di Giustizia UE, è evidente che non si può pensare di finanziare una qualsiasi riforma della scuola con nuovi tagli, riduttivi dei servizi ai cittadini, o con nuovi blocchi di stipendio, svilenti per una categoria che rivendica il prestigio sociale di un tempo e senza la quale il Paese non avrà la possibilità di ripartire. Questa Legge di bilancio di fine anno è l’ennesima occasione mancata.
Pubblichiamo nel 2015 il nuovo concorso per diventare preside, cade un tabù: varrà il servizio svolto dai docenti precari, su Pensioni: il Governo allunga età e requisiti di altri 4 mesi e dopo un anno di successi e il via libera dell'UE sui precari, vivremo un 2015 di assunzioni e risarcimenti.
Lo certifica l'Istat: l'Italia è ultima nell'Unione europea per spesa pubblica nell'istruzione. Tra le ultime nel mondo sviluppato. Il luogo comune si è fatto statistica. L'Annuario italiano dice, infatti, che dai noi si investe per la formazione dei giovani il 4,6 per cento del Prodotto interno lordo. La Danimarca, in testa per finanziamenti nella conoscenza, investe il 7,9 per cento. Il Regno Unito il 6,4, i Paesi Bassi il 6,2, la Francia il 6,1, il Portogallo e la Spagna il 5,5% (un punto in più di Pil) e la Germania il 5,1. Fuori dall'Europa, gli Stati Uniti spendono nel sapere pubblico il 6,9 per cento del Pil, l'Australia il 5,8, il Giappone il 5,1.
Il sindacato ripercorre la cavalcata di lotte, denunce e risultati colti nel 2014 appena concluso – dalla dispersione eccessiva al sostegno negato, dai problemi sul fronte della formazione e del reclutamento, dagli stipendi inadeguati al Sud abbandonato e tanto altro - culminati nella storica vittoria del 26 novembre scorso a Lussemburgo: nell’anno che ci aspetta saranno, in primis, colti i frutti del parere espresso dalla Corte di Giustizia europea sull’abuso di contratti a termine attuato in Italia per troppi anni.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): chiederemo ai nostri tribunali, per tutti i supplenti sino ad oggi illegittimamente non assunti, un adeguato indennizzo per il mancato provvedimento di assunzione. Oltre che il riconoscimento degli scatti di anzianità, il pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra e l’immissione in ruolo per i 100mila supplenti aggiuntivi ancora oggi dimenticati dal nostro Governo.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.