Mercoledì 16 febbraio dalle 16.30 al 18.30 un nuovo incontro formativo dedicato ai Dirigenti scolastici, ai docenti e al personale delle segreterie scolastiche
Mercoledì 16 febbraio dalle 16.30 al 18.30 un nuovo incontro formativo dedicato ai Dirigenti scolastici, ai docenti e al personale delle segreterie scolastiche
Il 12 ottobre 2021 la Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge in testo unificato con le altre proposte parlamentari: 387 voti favorevoli su 387 presenti
Si è insediato in questi giorni il gruppo di esperti e del Comitato tecnico-scientifico incaricati di accompagnare l’attuazione della legge n. 92 del 2019, che ha introdotto l’insegnamento scolastico dell’Educazione civica, dalla scuola dell’infanzia e per tutti i cicli di istruzione: il gruppo avrà compiti di consulenza e supporto al ministro dell’Istruzione sull’insegnamento trasversale dell’Educazione civica e per giungere alla stesura definitiva delle Linee guida relative, emanate con il Decreto Ministeriale 35 del 2020. Inoltre, formulerà proposte, progetti e percorsi formativi. Il ministro Patrizio Bianchi ha detto che si tratta “l’introduzione dell’Educazione civica nelle nostre scuole non è solo un obbligo morale, è un impegno che vogliamo sostenere con il contributo di competenze altamente qualificate”.
Il sindacato Anief torna a contestare il contratto nazionale per i trasferimenti del triennio 2022/2024 firmato a fine gennaio solo da una sigla sindacale, con all’interno una serie di vincoli che limitano molto le possibilità di riuscita da parte dei candidati. All’emittente radiofonica Italia Stampa, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dice: “Ogni anno più di 200mila tra insegnanti e Ata presentano la domanda per potersi trasferire”, anche come assegnazione provvisoria, “ma purtroppo rispetto a queste domande solo meno della metà vengono accolte, a causa degli attuali vincoli che ci sono per i trasferimenti”. Quest’anno le cose andranno peggio, a causa delle nuove restrittive “aliquote relative ai trasferimenti che vanno a non contemplare tutti i posti disponibili” ma appena il 25 per cento. “Come Anief vogliamo che questi vincoli e queste aliquote cessino: è importante che, rispetto tra l'altro a tantissimi posti vacanti e disponibili, si possa permettere di contemplare il diritto alla vita con il diritto della famiglia”. Per farlo c’è solo un modo: prevedere aliquote al 100% dei posti per i trasferimenti.
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