“Nel Paese dove più imperversa il precariato scolastico, con 200mila supplenze annuali l’anno, e dove i presidi sono costretti a coprire i posti vacanti con le Mad e sui social media, come si fa a continuare ad escludere dalle graduatorie di merito tutti quelli che sono stati reputati idonei al termine dei concorsi pubblici per docenti?”. A chiederlo è Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, commentando l’avvenuta ammissione dei candidati del concorso primaria a partecipare alle suppletive degli orali se in quarantena o malati: “finalmente è stata accolta la nostra richiesta. Ora però apriamo agli idonei alla professione, permettendo loro di essere anche immessi in ruolo qualora i vincitori siano esauriti”.
Due mesi di lavoro intenso sulle tematiche “calde” della Scuola, in linea con il pilastro europeo dei Diritti Sociali: è questo il senso del progetto Pulser, promosso dal sindacato autonomo Anief e da Cesi, il cui materiale prodotto, ora sintetizzato in un video, sarà presentato alla Accademia Europea della Cesi è messo a disposizione del dibattito europeo. Partendo dall’assunto del presidente Anief Marcello Pacifico, secondo il quale “non è possibile immaginare una ripartenza del paese che non passi obbligatoriamente da rilancio della scuola”, ma anche dalla necessità di “avere un’Europa più equa è sostenibile”, l’iniziativa è stata proposta anche allo scopo di aggiornare la legislazione Europea in tema di politiche sociali e del lavoro con l'obiettivo di promuovere un percorso di convergenza sociale tra gli Stati membri sulle pari opportunità e sull’accesso al mercato del lavoro.
Nella seduta di ieri 10 febbraio l’Aula del Senato ha esaminato e concluso l’esame del provvedimento di conversione del DL 221/21 sulla Proroga degli stati di emergenza e del contenimento dell’epidemia Covid19 (A.S. 2488). Per l’ambito della Scuola le modifiche apportate sono contenute nell’articolo 13-bis: nello specifico, riguardano il possibile “acquisto di apparecchi di sanificazione, igienizzazione e purificazione dell'aria degli ambienti contenenti sistemi di filtraggio delle particelle e distruzione di microrganismi presenti nell'aria”. Si interviene anche sulle prestazioni lavorative “dei soggetti fragili e congedi parentali”, con il finanziamento utile a “garantire la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario” cosiddetto Covid19; l’individuazione delle “patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali a decorrere dal 1° aprile 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta, secondo la disciplina definita nei Contratti collettivi, ove presente, in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento”.
Si è da poco concluso il webinar con il consulente esperto sulla sicurezza Anief Natale Saccone, che ha parlato di “Lavoro in sicurezza nelle scuole. Il ruolo del rappresentante per la sicurezza dei lavoratori”
“Il problema degli stipendi del personale scolastico è quello della mancata considerazione del 2013 ai fini dell’anzianità di servizio, ma bisogna anche recuperare il costo dell'inflazione che pure dopo il nuovo contratto rimarrà più alta di 7 punti percentuali”: così si è espresso oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso della diretta facebook "Ridateci il 2013", l'appello dei docenti contro la progressione, organizzata dal portale “La Voce della Scuola”. Durante il confronto è stato evidenziato come il problema dell’anno perso, in cambio delle immissioni in ruolo di quel periodo, è legato a delle risorse che mancano: servirebbero circa 350 milioni l’anno per coprire il ripristino del 2013, con conseguente utilità dello stesso ai fini degli scatti stipendiali automatici. Pacifico ha detto che “recentemente l’Anief ha detto al ministro che gli stipendi di docenti e Ata non sono lontani solo dall'Europa ma persino dalla nostra inflazione: inoltre, va riconosciuta la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, oltre che il primo gradino stipendiale per i neo-assunti e uno ‘scatto’ dopo 35 anni di carriera, a meno che non si crei una finestra per il pensionamento anticipato”.
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