I docenti e il personale Ata con contratto “breve e saltuario” non possono vedersi tagliato dallo stipendio le “voci” Rpd e Cia che corrispondono a fino 300 euro mensili: lo sostiene da tempo il sindacato Anief, lo ribadiscono ultimamente sempre più giudici del lavoro. Anche quello di Trieste, Sezione Civile – Controversie del Lavoro, che ha accordato la richiesta dei legali Anief di risarcire con euro “3.947,16 lordi, oltre interessi legali o rivalutazione dalle singole scadenze al saldo” un docente con contratti cosiddetti “brevi” svolti negli anni scolastici 2018/2019, 2020/2021 e 2021/2022: l’insegnante, come tutti coloro che sottoscrivono contratti di tipo non annuale, si era visto negare infatti “la Retribuzione Professionale Docenti, sempre riconosciuta ai docenti assunti con rapporto di impiego a tempo indeterminato o con rapporto di impiego a tempo determinato per l’intera durata dell’anno scolastico”.