“Le cifre sulle immissioni in ruolo che stanno circolando in queste ore sono del tutto teoriche: lo dimostrano gli andamenti degli ultimi anni, con appena una stabilizzazione su quattro andata in porto rispetto a quelle autorizzate dal ministero dell’Economia. Senza una revisione profonda del decreto Sostegni-bis, se non si darà seguito agli emendamenti proposti da Anief, in linea con il Patto per la Scuola di Palazzo Chigi, per l’istruzione italiana si profila un’altra tornata di reclutamento fallimentare, che porterà all’ennesimo record di posti vacanti e di supplentite”: sono le parole di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a commento delle previsioni sul numero di assunzioni a tempo indeterminato in arrivo tra i docenti e sulle modalità organizzative che stanno scaturendo dal DL 73/21 approvato dal Cdm, ora in fase di conversione alla Camera. Le ultimissime stime della stampa specializzata indicano che “le immissioni in ruolo previste per il prossimo anno dovrebbero aggirarsi intorno alle 70 mila unità e comprenderebbero anche i vincitori del concorso straordinario che si sta chiudendo in queste settimane”. Premesso che il numero è decisamente inferiore alle aspettative, considerando che i vincitori della procedura secondaria saranno 10mila in meno rispetto ai 32mila posti messi a bando, e che lo scorso anno con meno cattedre libere furono accordate dal Mef 84 mila assunzioni (poi se ne realizzarono meno di 20 mila), chi governa la scuola dovrebbe sapere che è indispensabile aprire alla seconda fascia Gps e cancellare l’obbligo dei tre anni di servizio dalla prima. Altrimenti, con le Gae e graduatorie di merito ormai svuotate, molte immissioni in ruolo si perderanno ancora”.
“Sono paletti gratuiti – spiega il leader dell’Anief – che vanno assolutamente cancellati. Le forze politiche lo sanno bene, lo abbiamo spiegato e ribadito nel corso dell’incontro tenuto a Montecitorio, in V Commissione, una decina di giorni, assieme ad altri sindacati rappresentativi, al termine di una riuscita manifestazione unitaria durante la quale abbiamo ricordato che i lavoratori precari della scuola vanno stabilizzati subito e senza indugi, come chiede l’Ue da tempo. Anche i non abilitati e specializzati, che potrebbero tranquillamente acquisire il titolo nell’anno di prova successivo all’individuazione per il ruolo. Ma non ci sono solo i docenti: rimangono in attesa da troppi anni i facenti funzione Dsga, coloro che vanno collocati nel ruolo di coordinatori, i collaboratori scolastici supplenti scavalcati dal personale delle cooperative, gli educatori. Il tempo dei tentennamenti è finito, è ora di attuare il diritto al lavoro”.
Anief impugna il DM n. 826/21 di rettifica del bando del concorso ordinario docenti 2020 per le discipline Stem (classi di concorso A020, A026, A027, A028 e A041), nella parte in cui non riapre i termini per la partecipazione a tutti i candidati con i titoli d'accesso validi, viste le modifiche intercorse del numero dei posti e dello svolgimento delle prove. Per aderire all'iniziativa legale, entro il 30 giugno, bisogna inviare lavoro domanda cartacea all'ufficio scolastico della regione di proprio interesse. Adesioni al ricorso aperte fino al 30 giugno
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 giugno il bando del Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado, limitatamente alle classi di concorso A020, A026, A027, A028 e A041
Va bene bandire concorsi veloci che portano in cattedra docenti preparati, ma bisogna farlo con regole corrette: a dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando il bando di concorso semplificato per le materie scientifiche (STEM), che consentirà nei primi giorni di luglio di valutare i candidati per arrivare all'assunzione immediata di oltre 6.000 insegnanti, il doppio dei posti rispetto a quelli banditi un anno fa. Dopo avere ricordato, durante una video-intervista all’agenzia Teleborsa, che la procedura consisterà nel "rispondere a una batteria di 50 quesiti, 2 punti per ogni risposta esatta, ogni quesito è a risposta multipla e si dovrà rispondere in due minuti, chi prenderà 70 punti può accedere alla prova orale", Pacifico chiede la riapertura del bando, per dare la possibilità di partecipare oggi anche a chi aveva deciso di non partecipare ad una selezione ben diversa, l’allargamento ad altre classi di concorso e la collocazione della soglia minima per superare la prova
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