Il Tribunale regionale accoglie i ricorsi Anief: vittoria su tutta la linea per il sindacato. Sui laureati, il Tar ha ribadito, dopo il Consiglio di Stato, che è “illegittima la clausola del bando che non consente la partecipazione al concorso, anche a prescindere dall’abilitazione, qualora la mancanza della stessa non sia imputabile all’interessato”. Motivazione simili riguardano gli insegnanti tecnico-pratici, lasciati fuori dai Tirocini Formativi Attivi e messi ai margini anche dai Percorsi Abilitanti Speciali. Il Miur, infine, ha danneggiato gli abilitandi, per il “ritardo con cui i corsi di abilitazione PAS sarebbero stati intrapresi dalle amministrazioni, tale da impedire il tempestivo conseguimento del titolo abilitativo richiesto nel bando per la partecipazione al concorso”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): si conferma in pieno l’azione del nostro sindacato, efficace e sempre finalizzata a raggiungere gli obiettivi prefissati, a tutela dei diritti dei lavoratori. Ora, si attende la decisione di diverse altre cause, per migliaia di ricorrenti, ad iniziare da quella di ieri, tenutasi presso la Camera di Consiglio del Tar Lazio, assieme alle prossime del 9 e del 23 giugno, sulle richieste di prove suppletive nel contenzioso nazionale attivato sempre dal nostro sindacato.
Il Tribunale amministrativo regionale di Trento rende giustizia ai tanti docenti precari della scuola illegittimamente esclusi dal concorso a cattedra: preso atto delle decisioni del Consiglio di Stato e a conferma delle misure cautelari d'urgenza disposte per i ricorrenti nelle cause patrocinate dall'avvocato Maniscalco, il Tar ha deciso che i laureati e gli insegnanti tecnico-pratici senza abilitazione, nonché gli specializzandi Pas, coloro cioè che sono giunti quasi a completare percorsi di formazione per conseguire l'abilitazione all'insegnamento, possono partecipare alle prove concorsuali.
Il Tar, a proposito dei laureati, ha ribadito, dopo il Consiglio di Stato, che è infatti “illegittima la clausola del bando che non consente la partecipazione al concorso, anche a prescindere dall’abilitazione, qualora la mancanza della stessa non sia imputabile all’interessato”. Allo stesso modo, per gli ITP, sempre il Tar ha confermato che “il MIUR ha escluso i docenti tecnico pratici dal percorso ordinamentale di abilitazione con i Tirocini Formativi Attivi (TFA) e ha fissato criteri illegittimi per l'accesso ai Percorsi Abilitanti Speciali (PAS)”. Per quanto riguarda gli specializzandi Pas, tra i motivi che hanno addotto i giudici a confermare l’accesso alle prove scritta, ha avuto un peso importante “il ritardo con cui i corsi di abilitazione PAS sarebbero stati intrapresi dalle amministrazioni, tale da impedire il tempestivo conseguimento del titolo abilitativo richiesto nel bando per la partecipazione al concorso”.
Ad aprire per primo le porte ai ricorrenti era stato, a fine aprile, il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa (sezione unica), che aveva deciso di “accogliere la domanda di misure cautelari monocratiche nei limiti indicati in motivazione e, per l’effetto” ordinato “di ammettere, con riserva, i ricorrenti a sostenere le prove concorsuali”. Anche in quell’occasione, con tre distinti decreti monocratici, l’ammissione agli scritti era stata accolta per tutti “gli aspiranti docenti laureati (o in possesso di titolo equipollente), con titolo considerato valido per l’accesso all’insegnamento per la rispettiva classe concorsuale”, per i docenti precari abilitandi PAS e AFAM che stanno concludendo i percorsi formativi all’interno dei percorsi universitari, nonché per gli Insegnanti tecnico pratici “inseriti nella graduatoria d’Istituto ed in possesso del titolo idoneo per insegnare nella rispettiva classe di concorso, non abilitati”.
“Pure stavolta – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – i nostri ricorrenti accedono alla prima prova del concorso, confermando come l’azione del nostro sindacato sia efficace e sempre finalizzata a raggiungere gli obiettivi prefissati, poiché sostenuti da una linea di fondo che tende alla difesa e tutela dei diritti dei lavoratori. Ora, si attende la decisione di diverse cause, per migliaia di ricorrenti, discusse ieri presso la Camera di Consiglio del Tar Lazio, assieme alle prossime del 9 e del 23 giugno, sulle richieste di prove suppletive nel contenzioso nazionale attivato dal nostro sindacato”.
A breve, dunque, sapremo, se i 25mila laureati ricorrenti Anief potranno partecipare alla nuova procedura per l’eventuale calendarizzazione delle prove, attraverso l’indizione di esami scritti suppletivi, dopo le pronunce di accoglimento dei ricorsi da parte del Consiglio di Stato e gli appelli del Miur respinti sui nuovi ricorsi presentati dai legali del sindacato.
Le tre ordinanze del Tar di Trento che permetteranno ai ricorrenti di partecipare al concorso a cattedra:
Ordinanza favorevole ai laureati: N. 00022/2016 REG.PROV.CAU.
Ordinanza favorevole agli insegnanti tecnico-pratici (ITP): N. 00020/2016 REG.PROV.CAU.
Ordinanza favorevole agli specializzandi Pas: N. 00021/2016 REG.PROV.CAU.
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