Diventa ancora più impellente allestire delle liste dei supplenti corrette, formulate sulla base degli effettivi titoli di studio e servizi svolti dal personale che vi è collocato. Sarebbe stato necessario avere questa certezza, anche in caso di attuazione del piano straordinario di stabilizzazione predisposto dal Governo; figuriamoci ora, che le percentuali di insuccesso del piano cominciano a salire. Il problema è che per i nuovi abilitati (anche quelli che acquisiranno il titolo fino al prossimo 31 agosto), il Miur ha introdotto in corso l’idea dell’inserimento in coda nelle graduatorie d’Istituto. Che, per molti, potrebbe comportare la mancata supplenza.
Marcello Pacifico (presidente Anief): evidentemente, la ‘lezione’ della Corte costituzionale sulla vicenda pettine-coda del 2009 al Miur non è stata compresa fino in fondo. Per questo motivo, invitiamo tutti i docenti già abilitati o che conseguiranno l'abilitazione entro il 31 agosto ad aderire in fretta al ricorso predisposto dal sindacato per inserirsi nella seconda fascia delle liste d’istituto a pieno titolo: c’è tempo fino al 15 giugno.
L’allungamento dei tempi per l’approvazione della riforma della scuola sta mettendo a serio rischio l’attuazione delle 100mila assunzioni previste. Qualora, infatti, il testo dovesse inciampare di nuovo, come è accaduto un paio di giorni fa in Commissione Affari costituzionali, ci troveremmo davanti ad un disegno di legge sfiduciato dal personale, dagli studenti, dalle famiglie, dalla piazza, e ora anche dai parlamentari. Con il fondato rischio che, dopo averle annunciate a gran voce, le 50mila assunzioni, da spalmare sulle scuole per la creazione dell’organico funzionale, possano sfumare all’ultimo momento.
Anief, che chiede da mesi un decreto legge che scongiuri questa eventualità, dal sapore della beffa annunciata, ricorda a Governo e parlamentari che a questo punto diventa ancora più impellente allestire delle graduatorie dei precari corrette, formulate sulla base degli effettivi titoli di studio e servizi svolti dal personale che sta chiedendo di esservi collocato. Sarebbe stato necessario avere questa certezza, anche in caso di attuazione del piano straordinario di stabilizzazione predisposto dal Governo, perché a dispetto di chi dice che ‘è finita l’era della supplentite’, a settembre nella migliore delle ipotesi verranno comunque chiamati 80mila docenti a tempo determinato, fino al 30 giugno, e 30mila Ata precari; figuriamoci ora, che le percentuali di insuccesso del piano cominciano a salire (sembra che i deputati più vicini a Renzi abbiano imposto al resto del Pd, come data limite, la fine di giugno, altrimenti la riforma slitterebbe al 2016).
Per oltre 100mila precari, dunque, il 2015/16 si aprirà come gli altri anni scolastici: sperando di portare a casa una supplenza annuale o fino al termine dell’anno scolastico. E come in passato, tanti di loro verranno chiamati non da graduatoria ad esaurimento, ma da quella d’istituto. Il cui aggiornamento, con l’inserimento dei nuovi abilitati, è previsto proprio in questi giorni. Solo che con il D.M. 248 del 4 maggio scorso, aggiornato a sua volta dal D.M. 326 del 3 giugno 2015, il Miur ha cambiato le “carte in tavola” rispetto a quanto annunciato l’anno scorso, attraverso il D.M. 353 che ha introdotto la possibilità di inserimento dei nuovi abilitati nelle liste degli istituti: la novità è che questi candidati non verranno collocati nelle graduatorie a “pettine”, ma dovranno accontentarsi dell’inserimento “in coda”. Quindi verranno inseriti in un elenco aggiuntivo, di cui nel citato D.M. 353/2014 non c’è traccia.
Per l’ufficio legale dell’Anief non ci sono dubbi: da Viale Trastevere è arrivata una decisione errata, contraria alla normativa vigente e ai dettami costituzionali. “Evidentemente – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - la ‘lezione’ della Corte costituzionale sulla vicenda pettine-coda del 2009 al Miur non è stata compresa fino in fondo. Per questo motivo, invitiamo tutti i docenti già abilitati o che conseguiranno l'abilitazione entro il 31 agosto 2015 ad aderire al ricorso, attraverso una veloce procedura on line,con l’obiettivo di ottenere la corretta collocazione, a pieno titolo, nella seconda fascia delle graduatorie d'Istituto”.
Possono partecipare al ricorso anche coloro che hanno prodotto domanda di inserimento con riserva entro il 31 luglio 2014 ma ha conseguito successivamente il titolo abilitante e chi ha conseguito il titolo abilitante con riserva in attesa della definizione del contenzioso. La scadenza delle adesioni è fissata a lunedì 15 giugno 2015.
Per approfondimenti:
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