Errori e rettifiche per circa mille docenti: forse per errore degli uffici non si è considerato l'accantonamento dei posti da dare in ruolo. Amaro il commento di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Almeno questa volta qualcuno a Viale Trastevere se ne è accorto, mentre ancora in migliaia aspettano di capire perché l'algoritmo ‘segreto’ li ha trasferiti a chilometri di distanza dalla sede dove hanno svolto l'anno di prova e dalla propria famiglia. Ancora una volta la metà delle domande non è stata accolta, anche perché gli organici continuano a essere truccati, vacanti e disponibili, ma non in organico di diritto. Una truffa che coinvolge pure i precari, i quali non possono essere immessi in ruolo su questi posti e sono costretti a ricorrere in tribunale per vedersi riconoscere lo stipendio dei mesi estivi”.
Altro che “grande lavoro”, tutto bene tutto a posto, come voleva farci credere solo qualche giorno fa Marco Bussetti. La mobilità docenti 2019/20 è nel caos più totale. Con il ministero dell’Istruzione che ha fornito i numeri di quasi mille trasferimenti sbagliati, tra annullati e rettifiche effettuate. Si tratta, riassume la rivista specializzata Orizzonte Scuola, di 925 casi.
I NUMERI
Di questi, i trasferimenti revocati sono 352: 8 per posti di scuola dell’infanzia, 14 di primaria, 187 di secondaria di I grado e 143 di secondaria di II grado. Poi sono state effettuate 573 rettifiche di movimento: hanno riguardato più che altro i docenti che avevano ottenuto il passaggio di cattedra/ruolo e che, con la modifica, hanno ottenuto invece il trasferimento nella propria classe di concorso.
LA MOTIVAZIONE
Ma perché è accaduto tutto questo? L’ipotesi iniziale, il fatto che le rettifiche e le revoche siano da attribuire al mancato accantonamento dei posti per i docenti FIT 2018 (le cui graduatorie sono state pubblicate entro il 31 dicembre scorso e che hanno già scelto la provincia), non sembra avere avuto riscontro. Perché, in realtà, scrive ancora Orizzonte Scuola, sono stati annullati anche alcuni trasferimenti alla scuola primaria e infanzia, che non riguardano il FIT.
LA POSIZIONE DELL’ANIEF
In ogni caso, per Anief quanto è accaduto non è una sorpresa: il sindacato aveva da subito messo in risalto che la metà dei trasferimenti andati in porti, di cui si vantava il Miur, era un dato superficiale. Perché non sono andati a buon fine la maggior parte dei trasferimenti più rilevanti, quelli interprovinciali, che avrebbero finalmente sanato le assunzioni della Buona Scuola di Matteo Renzi, svolte sulla base di un algoritmo “impazzito” che solo nella fase B del reclutamento straordinario attuato nel 2016 ha portato oltre 8 mila docenti fuori provincia e regione.
I dati complessivi dei trasferimenti errati e modificati dal Miur, per regione e provincia
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